Cronaca / Lago e valli
Sabato 01 Febbraio 2020
La cerva che non ha paura
Ogni giorno è lungo la Regina
Pascola a lato della strada incurante del pericolo, come se si trovasse su una qualsiasi mulattiera di montagna, o nel suo habitat naturale. Invece, quella cerva, da ormai un mese bruca l’erba lungo la Statale Regina tra Carate Urio e Moltrasio.
Gli orari prescelti sono per lei la sera e la mattina presto: le segnalazioni nell’ultimo mese sono state tantissime, da parte di automobilisti che mettevano in guardia circa il pericolo. Pericolo, nel caso attraversi la strada, sia per la salute dell’animale che per automobilisti e motociclisti in transito.
A dire il vero, la cerva non sembra temere il passaggio delle auto: in molti, per farla scappare, si sono dovuti fermare suonando il clacson o addirittura hanno dovuto avvicinarsi a lei: solo a quel punto, l’animale prende coscienza della situazione, riprende la via del bosco anche se, poco dopo, vi fa già ritorno. Come se niente fosse. Tutti gli organi preposti sono stati allertati circa la situazione ma per Marco Testa, comandante della Polizia Provinciale di Como, si può stare relativamente tranquilli, pur con tutte le accortezze del caso. «Ormai da un mese la cerva è solita soggiornare in quella fascia di territorio, tra Moltrasio e Carate Urio – spiega Testa – ci è stata segnalata fin da subito come potenziale pericolo. Si tratta di una vecchia cerva che potrebbe avere dodici anni e che fa fatica a spostarsi. Abbiamo appurato che scende per nutrirsi dell’erbetta che c’è a bordo strada, dove nessun altro animale ha ancora pascolato. Riteniamo che al momento non necessiti di un intervento perché non invade la carreggiata, non è mai stata vista dall’altra parte ma solo nei prati adiacenti».
«Ha un problema alla zampa – prosegue Testa – per questo si è spinta così in basso. Gli animali in difficoltà abbattono i timori nei confronti dell’uomo e anche delle auto: al momento non è attivo nessun piano di controllo del cervo, non lo abbatteremo a meno che non rappresenti un pericolo per l’incolumità. Anche catturarlo sarebbe impensabile, contiamo che con la primavera riprenda la strada della montagna. In ogni caso, è comunque raccomandabile procedere a velocità moderata: non è questo il primo caso di cervi che si spingono a ridosso della statale, bisogna sempre prestare attenzione».
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