La protesta dei residenti di Civiglio in Comune a un anno dalla frana nel quartiere: «Perché nessuna risposta?»

Como I cittadini si sono presentati in aula consiliare per chiedere all’amministrazione di accelerare i tempi di riapertura di via dei Patrioti

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Como

Un gruppo di circa settanta residenti del quartiere di Civiglio si è presentato questa sera, lunedì 28 aprile, nell’aula consiliare di Palazzo Cernezzi per chiedere risposte all’amministrazione comunale rispetto alla situazione in cui versa via dei Patrioti. La strada è chiusa da un anno a seguito della frana avvenuta il 15 maggio scorso. I residenti hanno portato cartelli con la scritta «perché nessuna risposta alle domande via Pec dei cittadini?». Il presidente del consiglio Fulvio Anzaldo ha chiesto loro di abbassare i cartelloni in ottemperanza al regolamento dell’aula e ha poi ringraziato i cittadini che hanno dato seguito alla richiesta. Diversi consiglieri di minoranza - Patrizia Lissi, Stefano Fanetti ed Eleonora Galli per il Pd, Lorenzo Cantaluppi per Fratelli d’Italia ed Elena Negretti per la Lega - hanno ricordato di essere intervenuti più volte in consiglio per chiedere di dare risposte ai residenti.

Il sindaco risponde ai cittadini di Civiglio. Video di Toppi Martina

Già a metà dello scorso mese di marzo i residenti avevano inviato una lettera al sindaco chiedendo di accelerare i tempi di ripristino della strada, la cui interruzione rende estremamente difficili i collegamenti con la città. La lettera - che ancora attende risposta - era stata firmata da 151 residenti che chiedevano, e chiedono, all’amministrazione che sulla via interrotta dalla frana «si metta in opera in tempi brevissimi una paratia provvisoria, costituita da geoblocchi, o altre opere provvisionali, che consentano la parziale riapertura a senso unico alternato della strada per tutto il tempo in cui non sono in atto lavorazioni».

Le tempistiche della risoluzione della frana a Civiglio. Video di Toppi Martina

Il sindaco ha risposto alle proteste dei cittadini in aula facendo intervenire due dirigenti, l’ingegnere Ciro di Bartolo, che ha spiegato quali saranno le prossime tempistiche per la risoluzione del problema, e l’architetto Luca Noseda che ha spiegato invece quali soluzioni temporanee sta ipotizzando l’amministrazione. «Stimo che con la consegna dell’esecutivo a fine maggio, perché per metà maggio si chiuderà la fase di conferenza dei servizi che sta coinvolgendo la Regione Lombardia e altri Enti competenti perché si tratta di area boschiva, succederà che verrà immediatamente approvato il piano economico finanziario e nell’arco di pochi giorni i progettisti consegneranno il progetto esecutivo - ha spiegato Di Bartolo - Poi serviranno due mesi per la procedura di gara, dopo che a fine maggio ci sarà la progettazione esecutiva».

«Stiamo verificando, come successo anche in altri casi, se è possibile a fine maggio consentire l’apertura di una corsia di marcia in questa arteria a seguito degli approfondimenti che stiamo sviluppando in relazione alle criticità che possono intervenire sul versante», ha detto invece Luca Noseda.

«Quello che potevo fare era dare i soldi e li ho dati, ho approvato il Documento di progettazione che mi è stato fornito dall’ingegnere Di Bartolo - ha detto il sindaco - perché io ho fatto il Setificio e queste cose non mi competono. Per quanto riguarda le domande poste da Antonio Sartorello nella lettera ho detto: benissimo, rispondano gli uffici. Per quanto riguarda il cronopgramma tutto quello che Di Bartolo poteva fare ha fatto. Non foss’altro che per non sentirvi più, prima apre quella strada prima sono contento. Dopodiché vi dimenticherete di me e tornerete a lamentarvi per altri problemi. Durante questa amministrazione io a Civiglio non ci voglio tornare più per questo tipo di problemi: voglio una soluzione definitiva per le frane».

L’intervento di Giordano Molteni sulla frana di Civiglio. Video di Toppi Martina

Ma i cittadini sono rimasti insoddisfatti di queste risposte e si sono detti stanchi della situazione che ha portato gravi conseguenze nella loro vita quotidiana. I tempi, che a questo punto saranno con ogni probabilità ancora lunghi, di risoluzione del problema hanno spinto i cittadini a protestare a gran voce e a sollevare nuovamente i cartelloni che il presidente del consiglio Anzaldo aveva chiesto di abbassare. A quel punto, dopo un intervento del consigliere di minoranza del gruppo di Forza Italia, Giordano Molteni, ha chiesto alla giunta e al sindaco di dare spazio alla voce dei cittadini, Anzaldo ha chiesto agli agenti di polizia locale presenti in aula di far uscire i residenti di Civiglio per mancato rispetto del regolamento.

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