La qualità e il green. A Milano Unica è tornata la fiducia

Tessile La rassegna chiude con dati in crescita. Il presidente Simone Canclini: «Espositori soddisfatti, dalle aziende segnali di una ripresa degli ordinativi»

Numeri che mettono in luce il ruolo fondamentale di Milano Unica: le aziende che hanno visitato la fiera sono state 5.541 pari al +19% sull’edizione di luglio 2023, di cui 3.403 italiane (+11%) e 2.138 straniere (+36%).

Una crescita internazionale ben distribuita su tutti i tradizionali mercati di sbocco, in particolare gli organizzatori dell’expo segnalano l’aumento delle presenze da: Francia (+65%), Spagna (+60%), Cina (+55%).

«Si tratta - dichiara Simone Canclini, presidente della rassegna - di un successo per la nostra manifestazione, a conferma della sua crescente attrattività a livello internazionale, sia per la completezza, che per la qualità della sua offerta. È anche un’importante iniezione di fiducia, testimoniata dall’ampio gradimento da parte dei nostri espositori, sulle prospettive dell’industria dei tessuti e degli accessori Made in Italy, nonostante le difficoltà dai primi mesi dell’anno».

Soddisfatti gli espositori comaschi presenti con le collezioni dell’autunno-inverno 2025-26 negli spazi di Fiera Milano Rho.

«C’è stato un significativo afflusso di buyer, tantissimi stranieri - conferma Alessandro Tessuto, presidente dell’omonimo gruppo Tessile -. Si è percepita una grande voglia di ripresa, di dare una svolta a questo momento difficile per l’intero sistema tessile-moda. Come ogni stagione grande ricerca di novità, più negli uniti e negli jacquard che nella stampa dove la domanda rimane ancora debole».

Sulla stessa lunghezza d’onda Marco Taiana, della Tessitura Taiana Virgilio di Olgiate Comasco presente alla rassegna con due stand, uno nell’area Shirt Avenue e l’altro nell’area MarediModa.

«Con questa edizione Milano Unica si conferma la più importante vetrina mondiale dei tessuti e accessori nella fascia luxury e premium. Chi opera in questo segmento non perde tempo e visita i saloni dove sa di trovare il meglio, le aziende che investono in qualità, innovazione e sostenibilità».

«Mantenere il focus sull’innovazione e la transizione sostenibile è l’unico modo per assicurarsi un futuro - rimarca Michele Binda, a capo di GBinda 1945 -. La domanda è ancora poco dinamica, ma si sta rivelando una formula efficace coniugare le nuove tecnologie con le lavorazioni artigianali. Nel nostro caso la stampa digitale con quella tradizionale a quadro, che siamo rimasti in pochi a Como a tener viva, ancora richiesta da qualche brand».

E sulla domanda debole di stampa interviene Stuart Sartori, presidente di Comocrea, presente con il suo studio a Milano Unica: «La scelta di una fantasia comporta sempre una certa dose di rischio e nei momenti di incertezza dove non si sa bene che direzione prendere il cliente preferisce tutelarsi con altri prodotti, anche se l’imprimé continua a raccogliere un certo interesse a livello globale».

Emilio Bonadio, responsabile con Elena Bernasconi dell’Ufficio ricerca e sviluppo della Tessitura Attilio Imperiale segnala: «A Milano Unica si sono visti di nuovo alcuni stilisti, le scorse edizioni c’erano solo i loro team: una partecipazione che rafforza la credibilità del salone italiano».

L’azienda di Lurate Caccivio ha presentato in fiera le collezioni Imperiali e Serikos. «La maggior parte degli articoli sono all’80% sostenibili, abbiamo fatto uno sforzo enorme con tutta la catena di fornitura, locale a km.0, per raggiungere questo risultato. Guardiamo avanti, alla generazione Z più attenta e sensibile ai temi green».

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