La Tecnoteam riscopre Baldi. «Sapevo che sarei tornata qui»

Pallavolo A2 Rieccola protagonista contro il Melendugno: «Mi mancava l’ambiente e sapevo bene dove avrei giocato di nuovo»

Non c’è Marika Longobardi? Ci pensa Irene Baldi. Suona quasi come uno slogan, vista anche l’assonanza dei due cognomi, ma è esattamente ciò che è successo domenica a Lecce contro Melendugno, nella penultima giornata del girone B di Serie A2 femminile per la Tecnoteam.

La formazione comasca, senza coach Mauro Chiappafreddo, senza la centrale Sara Tajè e senza la schiacciatrice Longobardi, ha trovato un enorme aiuto da chi, solitamente, parte dalla panchina.

Novità

Tra queste proprio Baldi, schiacciatrice di 24 anni nativa di Novara, che ha messo a segno 16 punti, con due aces, risultando la migliore realizzatrice della squadra a pari con Giorgia Bernasconi e Laura Grigolo. «Sono contenta di avere avuto questa opportunità – dichiara –. Spero di essermela giocata nel migliore dei modi. Soprattutto, però, mi sono divertita. Non era una partita facile, giocavamo contro una buona squadra, ma siamo riuscite a difendere tanto e a ricostruire gioco. Siamo state ordinate a fasi alterne, ma sempre unite, pronte ad aiutarci e brave a reagire».

Baldi è arrivata in estate dopo due anni in B1 alla Don Colleoni di Trescore, nel bergamasco. Si è trattato, però, di un ritorno, in quanto in passato era stata tra le protagoniste della storica promozione in A2 del Cs Alba, dove poi ha esordito la stagione successiva. Un gradito ritorno, per i tifosi, per la società, per lei stessa.

«Me la ricordavo esattamente com’è – rivela la banda della Tecnoteam –. Al di là del coach, che è cambiato, conoscevo già gli altri allenatori, il presidente, il dirigente. Mi mancava l’ambiente e sapevo bene dove sarei tornata. Questo mi ha convinta a rimettermi in gioco in Serie A».

Squadra

E per quanto, a livello di squadra sia stata una stagione piuttosto tortuosa, per via dei diversi infortuni che hanno costretto le comasche a lavorare sodo in palestra per ricostruire gli equilibri di gioco e trovare nuove soluzioni, Baldi non ha mai perso l’ottimismo. «Sono partita senza troppe aspettative, non sapevo come sarebbe andata – racconta –. Abbiamo avuto sicuramente un po’ di sfortuna, ma in palestra abbiamo sempre dato tutto. Non meritiamo l’attuale posto in classifica, ma anche questo è il gioco. Manca una partita, in cui cercheremo di fare bene, e poi daremo tutto dopo».

La possibilità di chiudere in crescendo c’è tutta, anche perché, proprio domenica, la Tecnoteam ha dimostrato di essere lunga e ricca di alternative nel roster. «Abbiamo le carte in regola per una buona seconda fase – conclude Baldi –. E la panchina c’è e c’è sempre stata. Siamo tutte pronte a dare il massimo. Speriamo in una seconda fase migliore».

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