L’amarezza del barista derubato: «In sedici anni è la prima volta»

Bregnano Bottino misero, ma molti danni, per il raid notturno al Malamida: «Per fortuna non lasciamo nulla in cassa». Il sindaco punta sulle telecamere

«Diversi danni, ma non c’era quasi nulla da rubare», racconta Daniele Pettinato, titolare del bar Malamida di via Volta , preso di mira nei giorni scorsi dai ladri.

Da quanto ricostruito, nella notte tra martedì e mercoledì scorso due malviventi, con il volto coperto, sono riusciti a introdursi nel bar, mirando al registratore di cassa; i primi ad accorgersi dell’accaduto sono stati gli addetti della vigilanza notturna, i quali hanno poi allertato i carabinieri di Cermenate, che hanno avviato le indagini.

La ricostruzione

«In sedici anni che gestiamo questa attività non era mai successo niente del genere – racconta Pettinato - da quel che abbiamo potuto ricostruire i ladri hanno scassinato la serratura del nostro bar attorno alle 4 della mattina, si sono poi diretti subito verso la casa, strappandone il cassetto, dove c’erano soltanto poche monete, proprio perché cerchiamo di fare sempre la massima attenzione a non lasciare nulla in cassa; una parte o quel che è stato tolto strappato l’abbiamo poi ritrovato in mezzo alla strada e si può quindi risistemare, il cassetto abbiamo però dovuto ricomprarlo».

Dalle immagini registrate dalle telecamere, sia del pubblico esercizio che quelle del sistema di video sorveglianza comunale, sarebbero emersi degli elementi utili per poter individuare gli intrusi. I titolari dell’attività commerciale hanno naturalmente anche dovuto attivarsi per portare a termine tutte le necessarie riparazioni, continua quindi a suscitare timori e allarmi tra la cittadinanza, l’ondata di furti e tentate intrusioni che sta in questi giorni riguardando un po’ tutte la Bassa comasca. Già nei giorni scorsi in paese si erano segnalato un furto: i ladri era entrati in azione in pieno giorno, approfittando dell’assenza dei proprietari della villetta in via Da Vinci che avevano preso di mira, riuscendo a sfondare la porta dell’abitazione, mettendo tutto sottosopra e impadronendosi infine di alcuni oggetti preziosi dal valore soprattutto affettivo per i residenti, rimasti poi senza parole quando, dopo essere rientrati, hanno trovato la propria casa messa a soqquadro. In paese è sempre attivo il locale gruppo di Controllo del vicinato, che collabora anche con il Comune, sempre attento a segnalare agli iscritti quando vi sono in circolazione ladri o truffatori, contattando nel contempo le forze dell’ordine in caso di movimenti sospetti. L’amministrazione civica sta poi studiando altri progetti per cercare di migliorare la sicurezza urbana.

I progetti

«L’idea a cui stiamo lavorando è di mettere in rete le telecamere, un progetto che abbiamo avuto modo di approfondire anche con esperti tecnici del settore – fa sapere il sindaco Elena Daddi – collegandole quindi con le forze dell’ordine, a partire dai carabinieri. Un’iniziativa che potremmo agevolare prevedendo anche dei contributi, prevedendo anche delle innovative collaborative con istituti di vigilanza privati; non basta insomma pensare a potenziamenti della polizia locale, che sono anche difficili da realizzare concretamente, ma serve appunto mettere in campo delle idee nuove».

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