Libero il prestanome dell’affare di via Paoli. Mentre in Svizzera spunta il patrimonio immobiliare degli ex assessori

L’indagine L’ex titolare di rifugio diventato amministratore di una società patteggia due anni per bancarotta. Restano detenuti gli ex assessori canturini

Ridevano, al telefono, gli ex assessori Ferrari e Quintavalle: «Speriamo che Luca non vada all’inaugurazione del supermaket con gli scarponi...». Il riferimento era all’evento per salutare l’apertura dell’Aldi di via Paoli. Al quale era stato invitato anche l’amministratore della San Siro Lake, società che si era occupata della ricca compravendita del terreno su cui è stato realizzato il supermercato. La srl, hanno stabilito Procura e fiamme gialle, è riconducibile ai due ex amministratori canturini, ma formalmente era guidata da Luca Dalla Fontana, professione gestore di rifugi. Un prestanome e poco più, travolto dall’indagine sulla galassia di società immobiliari capaci di realizzare affari milionari, ma anche di non versare denaro al fisco (soldi in gran parte dirottati verso la Svizzera) e finire in dissesto.

Il patteggiamento

Da venerdì Dalla Fontana, arrestato lo scorso novembre dalla Guardia di finanza, è tornato libero. Il giudice delle indagini preliminari, su parere positivo del pubblico ministero Antonia Pavan, ha infatti accolto l’istanza di revoca della custodia cautelare ai domiciliari dell’ex rifugista. Istanza presentata dopo che il difensore, l’avvocato Andrea Panzeri, ha raggiunto un accordo di patteggiamento della pena a due anni di reclusione.

Nell’istanza, l’avvocato ha anche sottolineato come il suo cliente non ha alcuna competenza di materia fiscale e contabile, confermando di fatto il suo ruolo di mero prestanome nella San Siro Lake e nelle società amministrate di fatto da Claudio Ferrari (già assessore all’Ambiente e all’Ecologia di Cantù) e Giorgio Quintavalle (pure lui ex assessore canturino, con delega allo Sport).

Una delle vicende nelle quali Dalla Fontana era coinvolto, riguardava l’affare milionario del terreno di via Paoli. Nel 2019 Ferrari con la sua San Siro Lake si interessa all’acquisto dei lotti che oggi ospitano il supermercato Aldi. A dicembre dello stesso anno la compravendita finisce davanti al notaio per il rogito, ma l’appuntamento del 19 si trasforma in una lunga e improduttiva attesa, fino a quando dal Comune di Como non arriva un via libera che sblocca la situazione. E così la società degli ex assessori acquisterà un terreno a 1,5 milioni per rivenderlo una ventina di minuti dopo - con altri lotti annessi - alla cifra di 5,2 milioni.

Le abitazioni in Svizzera

La tesi della Procura è che il duo Ferrari-Quintavalle nel corso degli anni avrebbero realizzato numerose compravendite miracolose, ma anziché pagare le tasse sulle plusvalenze guadagnate avrebbero fatto scivolare ingenti risorse verso la Svizzera. E proprio oltre confine, a Morcote per la precisione, i finanzieri grazie a una rogatoria con le autorità elvetiche sono riusciti a risalire a un vero e proprio patrimonio immobiliare. Basti dire che Quintavalle risulta proprietario di tre appartamenti, tra i 40 e i 70 metri quadrati tutti con vista sul lago di Lugano, con i quali gestisce una fiorente attività di affittacamere per turisti.

Come detto Ferrari e Quintavalle sono gli unici protagonisti dell’indagine tuttora agli arresti. Mentre sulla società San Siro Lake pende una istanza di fallimento della Procura.

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