Cronaca / Olgiate e Bassa Comasca
Domenica 13 Agosto 2023
Lite tra stranieri in stazione e spunta una pistola (finta)
Lomazzo Rimosso il tappino rosso dall’arma giocattolo per farla sembrare vera. Denunciato uomo di 43 anni
I carabinieri della Compagnia di Cantù stanno indagando su un episodio dai contorni ancora tutti da chiarire che è avvenuto nella stazione dei treni di Lomazzo nella serata di venerdì. Per il momento c’è una sola persona denunciata, un salvadoregno di 43 anni residente a Somma Lombardo, ma ancora molti aspetti sono da chiarire. Le accuse per il denunciato parlano, per ora, di minacce e di porto d’armi in quanto l’uomo sarebbe stato trovato in possesso di una pistola giocattolo con il tappino rimosso, che la rendeva in tutto e per tutto simile ad un’arma vera.
L’intervento era stato richiesto da un cittadino egiziano di appena 18 anni che aveva riferito, chiamando i carabinieri, di essere stato minacciato con una pistola proprio dall’uomo del Salvador. Sul posto – ovvero la stazione delle Ferrovie Nord di Lomazzo – sono così state inviate d’urgenza più “gazzelle” dell’Arma in arrivo dalla caserma di Mozzate, ma anche dal Nucleo Radiomobile della Compagnia di Cantù e dalla stazione di Fino Mornasco.
Secondo quanto ricostruito dai militari, il giovane egiziano e il centroamericano avrebbero iniziato a litigare in stazione per motivi che non sono noti ma su cui i carabinieri stanno ora indagando. Poi, all’improvviso, sarebbe spuntata la pistola con cui il quarantatreenne avrebbe minacciato il giovane africano.
In soccorso dell’egiziano, a quel punto, sarebbero arrivati più connazionali che avrebbero anche immobilizzato il rivale. Una volta sul posto i carabinieri hanno perquisito i presenti trovando, in possesso dell’uomo del Salvador, la pistola giocattolo (con il tappino rimosso) come effettivamente era stato riferito dal ragazzo egiziano.
I fatti di cui stiamo scrivendo sono avvenuti venerdì sera intorno alle 20. A finire nei guai, come detto, è stato il quarantatreenne del Salvador, muratore e residente a Somma Lombardo (in provincia di Varese), uomo già noto alle forze di polizia. Le indagini proseguono per ricostruire meglio i motivi della lite.
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