Ma occhio alla riforma che «rischia di vanificare tutto»

Punto di vista critico Simone M oretti, sindaco di Olgiate: «Il Terzo settore è insostituibile. Purtroppo le nuove normative impongono regole e paletti che allontanano»

«Nessuna amministrazione comunale riuscirebbe a fare il 5% di quello che garantiscono i volontari. In città ad esempio il piedibus salterebbe, così come il Carnevale, e tutta una serie di servizi di supporto fondamentali al pubblico».

Simone Moretti lo dichiara subito: lui, sindaco di Olgiate Comasco, già al secondo mandato, viene orgogliosamente dal mondo del volontariato. E lì, assicura, è una fucina di idee e impegno.

Per Moretti i primi passi sono stati in oratorio, poi, ancora giovanissimo, a 24 anni, è entrato a far parte della Pro Loco: «Per far rivivere le tradizioni del nostro territorio, incanalando il grande entusiasmo nel fare di quegli anni».

In Pro Loco il sindaco è ancora iscritto, ma non riesce più a partecipare attivamente alle riunioni del lunedì. È passato dall’altra parte del tavolo, occupando il posto di amministratore, in compenso non ha dimenticato quanto il volontariato fa e può fare per il pubblico. Anzi la barra del suo amministrare è sempre stata dritta verso una sinergia tra pubblico e associazioni che vuole riconoscere il ruolo dei volontari e accogliere il più possibile le loro istanze.

«Dopo 24 anni, come Comune, siamo contenti di essere riusciti a installare una cucina fissa per le varie manifestazioni in Villa Peduzzi. È un risultato a cui abbiamo lavorato tantissimo e adesso è una realtà di cui le associazioni possono usufruire. Perché un’Amministrazione deve essere attenta alle richieste della comunità e capire in che modo dare una risposta efficace».

Anche nel volontariato però c’è un mondo pre e uno post-Covid: «A Olgiate c’è lo zoccolo duro dei volontari, anzi di solito una persona è impegnata su più fronti e in più sodalizi. Però dopo il Covid alcune associazioni hanno perso dei membri, avendo difficoltà a un riciclo generazionale. Dall’altro lato vedo che la voglia di impegnarsi per il proprio paese non manca. Di qualche giorno fa sono alcuni nuovi ingressi di giovani in Protezione Civile, e la disponibilità delle associazioni di garantire l’accoglienza alle postazioni, allestite al centro sportivo, per la vaccinazione anti-influenzale dando supporto a Asst Lariana».

La presenza dei volontari sul territorio si fa sentire. «Anche in Comune quando entrano i giovani del servizio civile ce ne si accorge subito, portano idee, competenze e quello sguardo fresco che è fondamentale per crescere».

Ecco perché Moretti, consapevole della risorsa volontariato, muove una critica alla riforma del terzo settore: «Invece di motivare il volontario, lo allontana. Ha messo una serie di obblighi e paletti che stanno distruggendo il mondo del volontariato. Ad esempio viene negato uno dei cardini fondamentali dell’associazionismo, il mutuo soccorso tra sodalizi e inoltre vengono messe in carico delle responsabilità fiscali impensabili ai presidenti delle stesse associazioni. Tutto ciò crea rischi per la tenuta del nostro tessuto sociale. Bisogna fermarsi prima di imporre nuove direttive e parlare con chi il volontariato lo fa, lo vive e lo conosce davvero».

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