
Cronaca / Olgiate e Bassa Comasca
Mercoledì 16 Aprile 2025
Maratona in ricordo di “Edopower”. Raccolti i fondi per malati e oratorio
Rovellasca-Lomazzo Due le iniziative per Edoardo Cavalleri, morto a 20 anni per un tumore. Ottomila euro devoluti alla onlus “Tra capo e collo”, altri andranno per restaurare una mansarda
Rovellasca-Lomazzo
In marcia, a teatro e al lavoro in oratorio per tenere sempre viva la memoria di “Edopower”.
Quindici squadre lomazzesi hanno partecipato nei giorni scorsi alla Milano Marathon in ricordo di “Edopower”, Edoardo Cavalleri, prematuramente scomparso l’anno scorso, raccogliendo oltre 8 mila che sono stati devoluti alla onlus sanitaria“Tra capo e collo” (costituita nel 2015, che si occupa dei tumori della testa e del collo, all’ospedale Sant’ Anna di Como). A Lomazzo, domenica scorsa, è stato allestito uno spettacolo teatrale, che ha fatto registrare il tutto esaurito: dal titolo “Il commissario improvvisato”, portato in scena dalla compagnia “Quelli del 26 luglio”.
L’obbiettivo dell’iniziativa è stato quello di raccogliere i fondi per contribuire a concretizzare quello che era uni dei sogni e dei progetti a cui stava lavorando Edo sistemare un mansarda dell’oratorio, per farne uno spazio per gli educatori e un punto di riferimento dove potervi organizzare iniziative aggregative, che sarà dedicato alla memoria del giovane, sempre pronto a darsi da fare per gli altri.
A Lomazzo, e nella Bassa comasca, nessuno ha insomma dimenticato Edoardo Cavalleri, che aveva 20 anni quando è scomparso nel giugno dell’anno scorso, a causa di una grave malattia che gli era stata diagnostica un paio d’anni prima. Il giovane, che frequentava dei corsi all’Its anche per poter pilotare degli elicotteri, ha lasciato la madre Laura, il padre Andrea (vigile del fuoco a Lomazzo, con i quali aveva in passato partecipato anche a una missione in Antartide) e il fratello Nicolò, di 17 anni. Anche Edoardo faceva già parte dei vigili del fuoco di Lomazzo, ed è stato sepolto indossando la divisa e scortato sino alla chiesa con i mezzi dei vigili.
Quello d’essere impegnato con i pompieri, a servizio dell’intera comunità, era infatti il suo sogno più grande, che aveva già iniziato a realizzarsi con il proprio impegno nel comando di Lomazzo Era amatissimo dagli amici e da coloro i quali avevano avuto modo di conoscerlo. Edopower era appunto il soprannome con cui un po’ tutti lo conoscevano, per il suo costante impegno e per la forza morale che sino all’ultimo era sempre stato in grado di di dimostrare.
Residente con la famiglia nella frazione Manera di Rovellasca, frequentava da sempre oratorio di Lomazzo dove organizzava il Grest, diventando anche educatore. Collaborava anche con il gruppo Manera scighera, in particolare nell’allestire la classica camminata abitualmente promossa dal gruppo. Oltre a ricordare il suo esempio, partecipando alla maratona milanese, devolvendo fondi alla cura e all’assistenza dei malati oncologici, la comunità lomazzese ha quindi voluto rendergli omaggio, avviando i lavori per un’idea a cui teneva molto e che aveva già iniziato ad impegnarsi a portare avanti.
Il progetto al quale stava lavorando era, come detto, quello di riutilizzare una mansarda dell’oratorio, adibita a magazzino, sia per andare incontro alle necessità quotidiane degli animatori sia per potervi organizzare nuovi appuntamenti per tutti i ragazzi che abitualmente vi si ritrovano.
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