Basket / Cantù - Mariano
Giovedì 04 Luglio 2024
Marzorati gioca per la pace. Campi in Israele e Palestina
L’idea Due playground di pallacanestro da costruire, per unire i due paesi. E organizza un brindisi a Cantù per l’aereo con il suo nome
Due playground di pallacanestro da costruire, per unire Israele e Palestina. Con il sogno di un’amichevole tra due squadre giovanili dei due territori in guerra. L’idea non poteva che essere di Pier Luigi Marzorati, che in quanto a obiettivi complicati ma che coinvolgano e sensibilizzino la gente non è secondo a nessuno. E così, la bandiera di Cantù, per festeggiare il suo nome apposto da qualche giorno su un aereo di linea di Ita Airways, ha deciso di organizzare una “bevuta” collettiva, ma anche benefica.
La serata si svolgerà sabato 13 luglio dalle 21 a mezzanotte in Piazza Garibaldi a Cantù, con partner dell’evento il Bar Roma di Alessandro e Luca Corrado, figlio e nipote di Franco, compianto ex presidente di Pallacanestro Cantù: sarà possibile bere spumante o birra ed essere coinvolti in una gara di tiro, da diverse distanze. Per partecipare, è necessario iscriversi a Liba, l’associazione internazionale delle leggende del basket: in palio un viaggio a Parigi (magari proprio con l’aereo dedicato al “Pierlo”), un canestro outdoor e cinque palloni da gara ufficiali.
«Siccome non era possibile varare il nuovo aereo con la classica rottura della bottiglia, ho pensato a questo aperitivo benefico - spiega con ironia Marzorati -, in cui il basket, come sempre, avrà un ruolo importante per lanciare un messaggio forte di pace. Io non mi schiero politicamente, sono solo a favore della pace».
L’obiettivo è ambizioso, ossia costruire due playground, uno in un sobborgo di Tel Aviv e uno a Jerico, due luoghi-simbolo della guerra in Medio Oriente: «È un’azione concreta di pace. Il mio sogno è organizzare anche un’amichevole tra squadre giovanili israeliane e palestinesi. Proviamo ad abbattere i muri e a costruire ponti veri. Del resto, cosa c’è meglio dello sport per unire?».
Il testimonial - il sogno è portarlo prima o poi a Cantù - sarà Omari Spellman, giocatore di origine palestinese, americano, ma con passaporto libanese per la Nazionale, ex Nba con la maglia degli Atlanta Hawks: «Il 21 dicembre l’Onu ha decretato che sarà giornata mondiale del basket. Sappiamo che il Pontefice da due anni continua a dire che vuole la pace. Io sono con lui». Nei prossimi giorni sarà anche aperto un conto corrente alla Bcc di Cantù per poter donare liberamente per la costruzione dei due campi. E, sicuramente, non mancheranno anche altre iniziative collegate per raccogliere altri fondi.
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