Maxi passeggiata a lago e un parco: a ottobre rivoluzione viale Geno

Il progetto La giunta approva i lavori per ridisegnare la strada da Sant’Agostino alla punta. Auto spostate più a ridosso delle ville, allargamento del marciapiede dal lato opposto

Un ridisegno completo di viale Geno, da Sant’Agostino fino a piazzale Baratelli, sulla punta estrema, con lo “spostamento” della strada e dei parcheggi verso le ville e la creazione di un solo grande marciapiede a lago. Questa è l’intenzione dell’amministrazione comunale con il via ai lavori per il primo lotto (fino a piazza della funicolare) previsti da ottobre e per sei mesi.

Il via libera

Ieri l’ultima giunta dell’anno ha deliberato il documento di indirizzo alla progettazione che riguarda il primo tratto (sono stati stanziati 792mila euro), ma che detta anche le linee guida di quello che dovrà essere il progetto di riqualificazione complessiva dell’intera zona.

«Stiamo parlando di una parte della nostra città che non è mai stata pensata fino in fondo – spiega il sindaco Alessandro Rapinese - basti pensare che, ad oggi, per poter circolare in doppio senso di marcia si mette a rischio la sicurezza dei pedoni, cosa che per noi è inaccettabile e vogliamo quindi che sia garantito il passaggio di due veicoli contemporaneamente. Ma allo stesso modo viale Geno non può che essere un’area della città da dedicare ai pedoni anche perché, a pochi passi da lì, abbiamo un hub del trasporto pubblico unico al mondo. A Sant’Agostino infatti arrivano battelli, partono treni, arrivano bus e parte la funicolare e viale Geno sarà il premio per tutti coloro che arrivano in città con i mezzi che trovano casa a Sant’Agostino». E aggiunge: «Stiamo rifacendo i giardini a lago, Villa Olmo, progettando un nuovo stadio e sarebbe un peccato mortale, con tutti i rischi connessi alla quantità di carne che la mia giunta sta mettendo al fuoco, lasciare quella magnificenza di viale Geno in quel disastro urbanistico completo di “lettiera” (si riferisce a piazza De Gasperi, ndr) che è oggi».

L’intenzione, non troppo nascosta, è quella di modificare radicalmente una delle zone più pregiate della città: «Se Gelpi ha lasciato il segno di fronte a Sant’Agostino – prosegue Rapinese - noi vorremmo che la nostra amministrazione sia ricordata per aver fatto diventare bella la “riva dei brutti”». Si partirà, come detto, dal primo tratto che arriverà fino a piazza De Gasperi, dove verranno sensibilmente ridotti i tavolini e creati «spazi di attesa, possibilmente coperti, nelle aree esterne alla stazione della funicolare». Le attività commerciali (una ventina) vedranno una delimitazione puntuale degli spazi «con parapetti/recinzioni di altezza contenuta omogenei per tipologia e cromatismi». Arredi e pavimentazione saranno in continuità con la passeggiata del lungolago.

Tabella di marcia

«Il nostro scopo – precisa Rapinese – è quello di iniziare i lavori del primo lotto ad ottobre, mentre per i due successivi l’importante è iniziare a pianificarli. Ribadisco che viale Geno è quanto di più prezioso esista al mondo e con la riqualificazione di Villa Olmo e, nel frattempo la fine delle paratie e dei giardini a lago, Como non sarà più la stessa di quando ho iniziato il mandato».

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