Meloni pensa a sostituire il ministro Fitto: tra i papabili anche il comasco Butti

Politica Dopo le dimissioni del ministro pugliese che da oggi ricopre l’incarico di vice presidente esecutivo dell’Ue, Meloni valuta le opzioni. Butti, oggi sottosegretario alla presidenza del Consiglio, rientra nel toto nomi con Ferro e Foti

Con le dimissioni di Raffaele Fitto dal ruolo di ministro per gli affari europei, le politiche di coesione e il PNRR, che si insedia oggi nel nuovo ruolo di vicepresidente del esecutivo dell’Ue, Giorgia Meloni ha iniziato a setacciare la sua stretta cerchia di fedeli in cerca del nome che possa essere associato all’incarico lasciato da Fitto. Il consiglio dell’ormai ex ministro è stato quello di tenere insieme tutte e quattro le deleghe del suo dicastero (Pnrr, Sud, Coesione e Affari Ue). E l’esito del rimuginare del presidente del Consiglio dovrebbe arrivare nelle prossime ore. Tra i nomi papabili si fa largo anche quello del comasco Alessio Butti, già vicinissimo a Meloni (oggi ricopre il ruolo di sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione).

Una scelta orientata in questo senso - Butti se la giocherebbe secondo indiscrezioni con Wanda Ferro, sottosegretaria all’Interno, e Tommaso Foti, capogruppo alla Camera - porterebbe Como a quota tre big della compagine governativa, di cui già fanno parte la comasca Alessandra Locatelli, ministra per le Disabilità, e il comasco Nicola Molteni, sottosegretario al ministero Interno.

Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ieri ha auspicato che a prendere le redini delle deleghe di Fitto sia un «politico pronto» e non una figura tecnica.

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