Menaggio piange la morte di Spaggiari: «Dalla musica agli alpini, un generoso»

Sembrava che fosse riuscito a tenere a bada la brutta malattia che da anni ne minava la salute, ma alla fine ha dovuto arrendersi.

Maurizio Spaggiari, 73 anni, lascia un vuoto non solo tra i suoi famigliari; nessuno si aspettava un epilogo così, se non altro perché lui, persona combattiva e positiva, non si piangeva mai addosso e non si è mai risparmiato nell’impegno comunitario fino all’ultimo minuto della sua vita.

Zio del sindaco in carica, Michele Spaggiari, aveva lavorato da ragazzo nell’officina meccanica di famiglia che c’era in centro paese; poi aveva fatto a lungo il frontaliere.

Ma il territorio lo ricorda anche per la sua grande passione. Era stato, infatti, uno dei fondatori e valido cantante dei Nobili, una delle band più ricercate sul Lario fra gli anni ’70 e ’90. Sono in molti a ricordare le numerose feste allietate proprio dalla musica di questa band, che era riuscita a ritagliarsi una certa notorietà. Ora si dedicava ai suoi nipotini, ma era sempre attivo in paese, come detto, per tante buone cause. C’è chi lo ricorda all’interno del Gruppo Alpini, chi in Parrocchia: «Persona generosa, ha messo a disposizione della comunità i suoi talenti e le sua passioni – scrive il compaesano Lorenzo Morganti sui social – : la musica, soprattutto, cantando in cori e cantorie e poi contribuendo alla composizione di inni diocesani; faceva anche la guida in montagna in occasione dei grest. Da persona di spettacolo, durante le feste degli anniversari di matrimonio era lui a prendere il microfono e ad animare l’ambiente. Impossibile dimenticarlo anche come alpino, non da parata ma da azione».

I funerali di Maurizio Spaggiari si svolgeranno domani (lunedì 8), alle 15, nella parrocchiale di Santo Stefano. Tantissime, anche attraverso i social, le manifestazioni di cordoglio arrivate alla famiglia. La dimostrazione più evidente di come Maurizio Spaggiari abbia lasciato un segno profondo nella comunità, di cui era stato componente particolarmente attivo. (Gianpiero Riva)