
Merone, il viadotto fa paura: sette milioni per rinforzarlo
Lo stato del ponte ha indotto la Provincia a stringere i tempi. Inizialmente si era pensato anche all’abbattimento: «Troppi disagi»
Merone
Verrà rinforzato completamente il viadotto della Strada provinciale Briantea in territorio di Merone. Un intervento da oltre 7 milioni di euro, già ridotto rispetto alle prime previsioni che portavano al rifacimento complessivo del viadotto per 14 milioni di euro. D’altra parte le valutazioni fatte sullo stato del ponte portano alla necessità di un intervento nel breve tempo, in particolare preoccupa il passaggio dei mezzi pesanti. I lavori dovrebbero prendere avvio con l’inizio del nuovo anno e durare quattro mesi con la riduzione ad una corsia per senso di marcia.
Nella delibera della Provincia di Como si scrive infatti: «In particolare, viene ivi suggerita la limitazione del transito ad automezzi di massima tara 40 tonnellate, con vincolo di distanziamento per mezzi di tara superiore a 20 tonnellate. Il relatore rilevava inoltre la carenza di informazioni relative al progetto storico necessarie a completare il quadro conoscitivo preliminare».
La Provincia ha quindi disposto l’attività di Valutazione della Sicurezza, lo Studio di Fattibilità Tecnico-Economica e il Progetto Definitivo per l’affidamento dell’appalto integrato.
Una situazione che merita una certa attenzione, tant’è appunto che si parla di un intervento importante di consolidamento strutturale dell’impalcato: «In un primo momento si era pensato a un rifacimento totale dell’impalcato stradale del viadotto, con la demolizione e la ricostruzione, quel progetto avrebbe però comportato la chiusura totale del tratto di strada provinciale per sei mesi e dopo una serie di consultazioni, anche con i sindaci dei paesi vicini, si è deciso per un intervento meno impattante per la viabilità dell’area - spiega Paolo Lazzaroni, tecnico che sta seguendo l’opera per la Provincia di Como -. Andremo invece a realizzare un rinforzo strutturale delle selle, i piani tra le diverse colonne, oltre a sostituire i guardrail e posare delle barriere fonoassorbenti. Il progetto costa decisamente meno, si passa dai 14 milioni di euro previsti a 7 milioni e 200 mila euro. In questo caso però non avremo la chiusura complessiva del tratto di strada, ma si passerà al massimo da quattro a due corsie. Il tratto interessato è di poco meno di 400 metri».
Il responsabile delle manutenzioni per la Provincia di Como Sergio Galli aggiunge: «I lavori dovrebbero partire all’inizio del nuovo anno. Per quanto riguarda il passaggio dei mezzi pesanti è una situazione che riguarda una minima percentuale dei mezzi in transito. Il costo dell’intervento è cambiato e anche il finanziamento che passa da regionale a statale».
Tra i lavori pensati il risanamento conservativo delle superfici consumate dal tempo, il rifacimento delle barriere di sicurezza e delle impermeabilizzazioni, l’adeguamento del sistema di smaltimento delle acque, la sostituzione dei giunti, la rimozione e alleggerimento della pavimentazione, il rinforzo delle selle e degli interventi per una migliore resistenza sismica.
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