
Cronaca / Olgiate e Bassa Comasca
Mercoledì 09 Aprile 2025
Milano-Meda gratis o con lo sconto. Dopo le tensioni intesa tra i sindaci
Pedemontana Vertice sulla tratta B2 a Cermenate, alla presenza di 13 Comuni sui 20 annunciati . Il prossimo passo: l’approvazione della mozione nei consigli. Doppia opzione con la subordinata
Cermenate
Non è stata una passeggiata, ma alla fine la quadra è stata trovata. La riunione, che si è tenuta lunedì sera a Cermenate, tra i sindaci dei paesi che saranno toccati direttamente dalla tratta B2 della Pedemontana (sono tutti in territorio di Monza e Brianza) e quelli dell’indotto (ci sono anche i comaschi e sono quelli non confinanti con la strada ma con i cittadini che la utilizzeranno per recarsi a Milano) per scongiurare l’introduzione del pedaggio sulla Milano-Meda riqualificata, ha visto anche dei momenti di acceso dibattito. Il punto principale del contendere ha riguardato la priorità nella mozione che dovrà essere approvata dai consigli comunali, della richiesta dell’esenzione totale ed in subordine di una scontistica “pesante”.
Chi c’era e chi no
Alla riunione erano presenti per il marianese ed il canturino il sindaco di Mariano (che è anche vice presidente della Provincia di Como) Giovanni Alberti e i primi cittadini (o i loro rappresentanti) di Cantù (con l’assessore Matteo Ferrari), Cermenate (padrone di casa il sindaco Luciano Pizzutto), Rovellasca, Bregnano, Cabiate, Lomazzo, Novedrate (erano assenti Vertemate e Fino Mornasco) per il comasco; Cesano Maderno, Bovisio Masciago e Lentate sul Seveso per il monzese. Insomma, 13 sulla ventina di Comuni annunciati.
«Le assenze però - ha spiegato Alberti - non significano uno sganciamento dal “gruppo”. Il prossimo passo è quello dell’approvazione nei consigli comunali della mozione. In questo modo i sindaci avranno la possibilità e la facoltà di interfacciarsi con Regione Lombardia».
Il primo punto prevede infatti la convocazione dei sindaci dei Consigli comunali che hanno approvato la mozione in audizione in Commissione V Territorio e Infrastrutture del Consiglio Regionale della Lombardia, per illustrare le richieste condivise. La discussione si è animata quando si è trattato di decidere cosa chiedere. Nella prima stesura si parlava anche di “scontistiche e/o determinazioni a forfait (ad esempio annuale o mensile)” e di “ogni ulteriore e diversa misura che sia, in ogni caso, funzionale alla riduzione di costi di pedaggio”. E qui l’attrito non è stato solo tra le diverse anime politiche (sindaci di centro sinistra o di centro destra) ma a quel che è dato sapere anche all’interno dello stesso fronte di centro destra. Fatto sta che alla fine le due voci “eventuali” sono state tolte e sono rimaste soltanto le due alternative tra l’universale gratuità della tratta B2 e, in subordine, della totale e/o parziale esenzione dal pedaggio con la precisazione che l’ipotesi deve ritenersi riservata ad utenti abituali, con o senza differenziazioni basate sulla tipologia di veicolo.
«La sottoporremo anche ad altri»
«Faremo in modo di sottoporre la mozione anche ad altri sindaci che non hanno partecipato alla riunione, ma che siano coinvolti nella situazione -ha spiegato Alberti -. Di modo che anche loro possano approvarla in consiglio comunale e poi partecipare alla discussione».
Nel testo approvato si chiede anche a Regione Lombardia “di elaborare, entro i prossimi 12 mesi, proposte concrete per azzerare o, almeno, mitigare l’impatto del pedaggio previsto sulla tratta B2 sui cittadini, con il conseguente impatto ambientale e viabilistico locale che si verrebbe a creare, inviando le proposte ai sindaci per una valutazione ed espressione di parere”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA