Per un blocco informatico restano senza stipendio i prof diventati di ruolo

La denuncia Il paradosso: i docenti che non sono più precari non riceveranno soldi a settembre: «Problema burocratico»

«Centinaia di insegnanti, che quest’anno sono passati di ruolo, sono rimasti senza stipendio a settembre. Lavorano dall’inizio del mese senza essere pagati, il loro contratto deve passare da tempo determinato a indeterminato. Ci sono famiglie in difficoltà per delle pecche che non si stanno sbrigando a risolvere».

Con queste parole un docente di Como segnala la difficile situazione in cui si trovano decine di professori che, questo mese, non prenderanno lo stipendio per via di una questione burocratica che riguarda direttamente il ministero e che, a cascata, interessa gli uffici scolastici territoriali. Sono i sindacati, ai quali stanno arrivando in questi giorni tantissime telefonate, a spiegare la fonte del problema.

La situazione

«Solo l’anno scorso era andata bene per la questione stipendi – spiega Gerardo Salvo, di Uil scuola Como - Quest’anno i neo immessi, che prima erano precari, sono entrati in ruolo e per una questione puramente tecnica, come già successo due anni fa, non sono stati caricati i loro nominativi sul sistema informatico del ministero, senza quindi ricevere lo stipendio per il mese di settembre e questo è un problema. C’è gente che deve pagare il mutuo o l’affitto e ne ha bisogno. Noi abbiamo fatto una diffida al ministero come Uil scuola e il ministero stesso ha dato ordine per come procedere: sembra che l’ufficio scolastico territoriale debba inserire a mano i nominativi, a ottobre dovrebbero prendere lo stipendio di entrambi i mesi».

Un ritardo che, ovviamente, può pesare soprattutto sulle tasche di chi viene da fuori e ha quindi spese aggiuntive. «Se non va nemmeno a ottobre faremo ricorso, una cosa che è successa dappertutto, non solo a Como – aggiunge Salvo -. Un lavoro, quello di inserire manualmente, che sicuramente non si fa in un attimo. Era già successo due anni fa e la nostra diffida aveva funzionato. A Como dovrebbero essere una cinquantina i docenti coinvolti, su tutte le classi di concorso, in più almeno altre dieci/quindici classi di concorso che non hanno finito l’esame e non sono ancora entrate in questo circolo. Anche chi prenderà il ruolo più avanti, sarà nelle stesse condizioni. Noi il ricorso non lo faremo a Como, ma al ministero, ci stanno chiamando in tanti. Se non dovesse funzionare nemmeno a mano, sarà un problema. Se così sarà, chiederemo anche i danni. Molti non abitano nemmeno a Como, vengono qui e hanno tutte le spese, diventa insostenibile».

Il Provveditorato

Dal Provveditorato, però, spiegano che si tratta di una situazione che «si ripete ogni anno, ma comunque questa settimana il problema è stato risolto. A ottobre prenderanno i due stipendi insieme». Parole rassicuranti per i docenti che, comunque, si augurano che il ministero trovi il sistema di evitare questi problemi e di non lasciare quindi lavoratori senza stipendio, anche se “solo” per un mese.

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