«MoMe, orgoglio per noi canturini». Lavori da maggio

Cantù Ieri la presentazione ufficiale del progetto. Il sindaco Galbiati: «Il nostro sogno si sta realizzando»

Cantù

Non solo un progetto, ma una visione di futuro. E un sogno che la città si meritava di realizzare, dato che si parla di Museo del Mobile e del Merletto di Cantù da anni, almeno da quanto si parla di palazzetto. E oggi, entrambi stanno prendendo forma.

Esordio pubblico, ieri mattina, per il Mo.Me, la prima presentazione ufficiale davanti al salone del convegni gremito per ascoltare l’illustrazione della proposta selezionata tra i Progetti Emblematici Maggiori finanziati da Fondazione Cariplo e Regione Lombardia, ottenendo un contributo pari a 3 milioni di euro.

Poi è toccato alla firma dell’accordo di programma per la riqualificazione del liceo artistico Fausto Melotti, intervento da oltre quattro milioni di euro, tre dei quali stanziati dalla Provincia di Como, che prevede l’ampliamento dell’edificio scolastico, con la creazione di una nuova palestra, aule didattiche, una sede espositiva per il Museo Storico Scuola d’Arte e una nuova piazza. In tutto, opere per 9 milioni di euro, per disegnare la Cantù di domani. L’avvio dei lavori è previsto a breve, e ci sono 36 mesi di tempo per completarli, a partire dallo scorso 1 marzo.

La soddisfazione

Tra i primi cantieri in partenza, il rifacimento delle facciate della scuola primaria Ottavio Marelli, in via Andina, in programma già a maggio, quello di Villa Calvi è previsto nell’ultimo trimestre dell’anno. L’intervento di ampliamento del Melotti prenderà il via, invece, nel giugno 2026 con la demolizione dell’attuale palestra. Il sindaco Alice Galbiati non ha nascosto un po’ di emozione:

«Questo progetto era doveroso verso la città. Lo abbiamo inserito nel nostro programma elettorale nel 2019 e abbiamo cominciato a lavorarci con impegno, dedizione e tanta pazienza. Lo abbiamo sognato, immaginato, abbozzato, man mano modificato sulla base delle esperienze maturate, per rendere questa idea un progetto concreto, in modo da consentire al nostro patrimonio culturale di essere valorizzato, non solo perché ha fatto la storia di Cantù, ma anche per tramandare le nostre tradizioni».

Il sottosegretario al Ministero dell’Interno Nicola Molteni ha definito il Mo.Me «un progetto straordinario, perché dà una visione, una prospettiva, un futuro. Una città come Cantù rischia di isolarsi, rischia la desertificazione, ma con questa proposta si può rilanciare, può avere uno sviluppo in termini di crescita e attrattività». Anche l’assessore regionale all’Università Alessandro Fermi ha elogiato il valore di un progetto «che ho fortemente sostenuto, perché, oggettivamente, ha caratteristiche che nessun altro presentava».

Lavoro di gruppo

Cantù, ha detto Monica Testori, membro comasco della Commissione Centrale di Beneficenza di Fondazione Cariplo, è riuscita a rispondere davvero alla richiesta di elaborare un progetto che potesse dirsi emblematico «e l’ha fatto in maniera esemplare». Per questo la Provincia l’ha appoggiato con convinzione e concretezza, come ricordato dal consigliere Valerio Perroni. All’incontro non sono mancati i consiglieri regionali Anna Dotti, Sergio Gaddi, Angelo Orsenigo e Marisa Cesana, insieme a diversi componenti della giunta e del consiglio comunale di Cantù e la dirigente del Melotti Anna Proserpio.

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