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Cronaca / Lago e valli
Sabato 09 Novembre 2024
Nasce il Comitato dei sindaci: «La Variante deve ripartire, andremo dal prefetto»
Menaggio Quaranta amministratori hanno partecipato all’incontro guidato dal presidente della Provincia, Fiorenzo Bongiasca. «Senza certezze siamo pronti alla mobilitazione di piazza»
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Quaranta sindaci ieri sera, nell’accogliente aula magna dell’istituto superiore “Vanoni”, hanno formalizzato la ricostituzione del Cio, il “Comitato istituzionale occidentale del lago di Como”.
Entro il prossimo mese di gennaio i sindaci formalizzeranno l’adesione, con annessa dote economica pari a 1 euro per abitante per i Comuni fino a 3 abitanti e 2 euro per abitante per quelli da 3 mila abitanti in poi. Cio che eleggerà poi presidente e direttivo (otto membri più il presidente dell’Amministrazione provinciale o un suo delegato). Il neonato Comitato, sorto sulle ceneri di quello che era il Cisr (Comitato istituzionale statale Regina), avrà subito un primo banco di prova con l’iter a singhiozzo della Variante della Tremezzina, la “madre” di tutti i problemi del lago.
Come si ricorderà, attraverso il nostro giornale Anas - attraverso la direzione generale di Roma - ha formalizzato la decisione del Collegio Consultivo Tecnico entro dicembre, lasciapassare necessario per arrivare poi alla ripresa dei lavori di scavo a Colonno e in quota maggiore a Griante.
«Abbiamo raccolto il malcontento dei sindaci presenti stasera (ieri, ndr.) per il prolungato silenzio di Anas - conferma il presidente dell’Amministrazione provinciale, Fiorenzo Bongiasca -. Da qui la necessità di un incontro urgente con il prefetto Corrado Conforto Galli, aperto anche ad una delegazione del Cio, di cui necessariamente faranno parte i sindaci dei due portali (Colonno e Griante)».
Il presidente di Villa Saporiti ha ribadito un concetto già espresso a “La Provincia” e cioè che «in assenza di certezze, sarà inevitabile a gennaio, una volta ufficialmente ricostituito il Cio, una mobilitazione di piazza su larga scala». Mobilitazione che avrebbe ben pochi precedenti - visti i 50 Comuni coinvolti - nella storia recente (e non) del lago di Como.
Dicembre a questo punto rappresenta uno snodo di fondamentale importanza non solo per il destino della Variante della Tremezzina, ma anche per i rapporti futuri tra Anas (ente proprietario della statale Regina nonché stazione appaltante della variante) e territorio.
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