Navedano, molestatore sulla ciclabile. «Atti osceni davanti a mia figlia»

Senna Comasco La vittima, dieci anni, è fuggita via e il maniaco ha provato anche a inseguirla. «Ha mostrato, toccandosi, le parti intime». Il sindaco Curtale: «Inquadrato dalle telecamere, non è di qui»

Senna Comasco

Una bambina di una decina d’anni d’età, che ancora frequenta le elementari, molestata da un ciclista esibizionista. Che le ha mostrato, toccandosi, le parti intime. La bambina, terrorizzata, è scappata. E il maniaco ha provato persino a inseguirla. Questo il racconto di una scena da incubo, avvenuta nel pomeriggio di mercoledì, in pieno giorno, alle 14, sulla pista ciclopedonale di via Rovelli, a Navedano di Senna: un percorso, a margine di una strada provinciale anche di discreto passaggio, utilizzato dai sennesi per le passeggiate.

«Attenti a lasciare i bimbi soli»

Uno dei genitori della bambina, dopo l’accaduto, oltre a contattare il 112, con relativo interessamento oltre che dei Carabinieri anche della polizia locale di Senna, ha voluto anche far girare un messaggio sui social. «Buongiorno a tutti - si legge nel testo - volevo segnalare un accaduto per sollecitare un’attenzione nel lasciare i bambini soli in piazzetta o al parchetto di Navedano», non distante.

«Oggi mia figlia è andata a fare una passeggiata in pista ciclabile, e ha incontrato un signore in bicicletta un po’ in carne con casco rosso, occhiali tipo da sci e baffetti grigi». Quindi, la descrizione del momento in cui lui le ha appunto, mostrato, toccandosi, le parti intime. «Nel momento in cui lei ha cominciato a scappare lui l’ha inseguita - prosegue il genitore - Ho chiamato i Carabinieri che mi hanno detto che sarebbero venuti a controllare. Ritengo opportuno fare girare il messaggio per mettere in allerta più persone possibili».

L’episodio è confermato dal sindaco Francesca Curtale. «È stata fatta la segnalazione tempestiva al 112. La polizia locale si è subito attivata, la ragazzina è stata incrociata due secondi dopo: parliamo di una piccola che va ancora alle elementari, di circa 10 anni. Quello che è successo è raccapricciante. Gli esibizionisti, ora in un paese ora in un altro, di tanto in tanto, purtroppo, compaiono. Quello che mi ha fatto ancora più impressione è l’inseguimento».

«La ragazzina è scappata, è corso poi il tam tam via chat, sugli smartphone, legittimamente - dice Curtale - Fa parte anche questo del controllo del vicinato, della prossimità. Ma poi, soprattutto, grazie al cielo siamo in una realtà territoriale dove i ragazzini possono andare da soli in paese perché c’è una forma di controllo sociale che funziona. È stato un caso fortuito che sulla pista non ci fosse un adulto: abbiamo visto in questi giorni di bel tempo non manchino le persone che vanno a passeggiare. Trovo che sia stata una contingenza molto fortuita: difficile che possa ripetersi».

«Una descrizione puntuale»

«Di questo esibizionista abbiamo molti dettagli, anche com’era vestito: la ragazzina è riuscita a fare una descrizione puntuale - aggiunge - Il soggetto è stato inquadrato dalle telecamere: non risulta essere residente in paese, e quindi arriva da fuori Senna. Ricordo che a Senna abbiamo 42 telecamere.

Spaventati dall’episodio tutti i genitori. «Ero sempre tranquilla a lasciare mia figlia al parchetto davanti a casa, pensavo fossimo un’oasi felice, spero con tutto il cuore che sua figlia riesca a superare velocemente l’accaduto», un messaggio di vicinanza alla famiglia della bambina. O anche: «Che schifoso, mi auguro che lo prendano».

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