
Cronaca / Como città
Mercoledì 09 Aprile 2025
Nido Magnolia, altro ricorso. I genitori al Tar: «Salviamolo»
Il caso Appello e raccolta fondi del comitato “Como a misura di famiglia” - Seconda impugnazione contro la chiusura dell’asilo di via Passeri
«Salviamo il nido Magnolia, di nuovo».
Parte così l’appello del Comitato Como a misura di famiglia, che ha deciso di appoggiare la decisione dei genitori di fare ricorso al Tar, dopo l’ultima delibera sulla programmazione dei servizi per la prima infanzia approvata dal consiglio comunale, che prevede la chiusura del nido di via Passeri dal prossimo anno formativo.
«È il secondo ricorso sull’asilo Magnolia e il quarto contro l’amministrazione Rapinese da parte delle famiglie – fa notare il Comitato - i genitori dei bambini attualmente iscritti all’asilo nido Magnolia hanno deciso di tutelare i propri diritti e il percorso educativo dei figli. Già nel luglio 2024, a seguito del precedente ricorso sull’asilo Magnolia, il Consiglio di Stato si era espresso a favore dei genitori, con un’ordinanza che ha evidenziato l’inadeguatezza dell’istruttoria e i gravi effetti psicologici della chiusura sulla continuità educativa dei più piccoli. Nonostante ciò, l’amministrazione ha scelto di riproporre lo stesso disegno, ignorando sia le indicazioni istituzionali che le richieste delle famiglie. Per questo motivo, dopo i ricorsi intrapresi dalle famiglie dell’asilo Carluccio e della scuola primaria di via Perti, anche le nuove famiglie del nido Magnolia si vedono costrette a ricorrere alla giustizia per difendere il diritto all’educazione dei propri figli». Per sostenere questa nuova azione legale, il Comitato ha anche lanciato una raccolta fondi.
«Invitiamo tutta la cittadinanza a sostenere questa battaglia, non solo per la difesa del nido Magnolia, ma per affermare un’idea di città in cui i servizi per l’infanzia siano realmente a misura di famiglia. Non lasciamo sole queste famiglie. Il diritto all’educazione dei bambini non si tocca» concludono.
«Sono famiglie che l’anno scorso grazie al primo ricorso hanno potuto iscrivere i figli – fa presente Umberto Fumarola, del Comitato – ora hanno valutato la situazione e deciso di fare ricorso al Tar. Il nostro supporto, questa volta, è per la raccolta fondi, dato che avranno necessità di un sostegno economico, oltre ad aver appoggiato l’idea del nido di quartiere e servizi per le famiglie, vedasi anche il recente caso del nido Coccinella di Monte Olimpino. Come detto tempo fa, ci sono due aree che rimangono scoperte e non sono sicuramente i due o tre posti in convenzione nei privati che possono coprire il nido di Monte Olimpino che doveva dare 30 posti e il Magnolia che in linea teorica era per 30 posti. Sono state tentate tutte le strade amministrative, politiche e di dialogo possibile, ma la giunta ha ripresentato la delibera di marzo che chiude e toglie i servizi del Magnolia. Noi sosteniamo le famiglie in questa battaglia».
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