Salute & Benessere / Como città
Mercoledì 05 Ottobre 2022
Non è vero che meno persone oggi muoiono di tumore: la mortalità cresce e i farmaci “bio” non bastano
I numeri Tra il 2015 e il 2019, prima del Covid, i decessi sono saliti del 4,7%. Secondo i dati di Ats Insubria, il trend è in crescita soprattutto tra i maschi
Di tumore a Como si muore ancora, i decessi sono circa 1700 all’anno.
Molte patologie tumorali oggi sono curabili, con un cancro al seno oppure al colon ci si può convivere. In particolare se la diagnosi è precoce è possibile frenare e trattare le neoplasie affinché non arrivino alla metastasi. La chirurgia ha fatto grandi progressi, sono incoraggianti in particolare i risultati dati dalle nuove classi di farmaci biologici. Però non è vero che i tumori fanno meno morti di ieri.
La variazione totale di mortalità per tumore, nel quinquennio tra il 2015 e il 2019 tra Como e Varese, è aumentata del 4,7%. Gli incrementi annui nel solo territorio Comasco sempre dal 2015 al 2019 sono pari al 1,6%. Il numero dei decessi per malattie tumorali è superiore nei maschi, dove è leggermente superiore anche la tendenza annua all’aumento valutata nel quinquennio preso in esame. Lo dicono le statistiche dell’Ats Insubria.
Un bilancio rilevante
Nel 2015 in provincia di Como sono morte 1.640 persone per una patologia tumorale, nel 2016 1.690, nel 2017 1.669, l’anno successivo 1.700 e nel 2019 altre 1.724. Venendo al difficile 2020 le statistiche ufficiali certificano sempre nel Comasco 1.675 decessi per tumore. La flessione però trae in inganno. «La diminuzione del numero di decessi con causa principale di morte tumorale è in parte dovuta alla confusione dettata dell’impatto della pandemia – scrive l’Ats in un documento - in quanto sui certificati delle cause di decesso i soggetti portatori di patologia tumorale positivi al Covid hanno l’infezione come causa principale di morte». L’Ats ha allora incrociato i dati della mortalità Covid e i database dei pazienti cronici tumorali già in fase avanzata negli ultimi anni. L’agenzia stima quindi un numero di decessi da sommare a quelli che hanno come principale causa il cancro. Si conferma così nel 2020 il trend in crescita, in particolare nei maschi, meno nelle femmine.
In un anno 1700 decessi o poco più sono un bilancio rilevante. Per capire questo numero è possibile fare dei paragoni, dei confronti. Nel 2020 sono morti di Covid 1.448 cittadini comaschi, altri 915 nel 2021. La prima causa di morte nella nostra provincia, secondo appunto solo al cancro, sono le patologie del sistema circolatorio, 2.060 morti nel 2020. Infarti, scompensi, le malattie da citare sono molte, compresa l’ipertensione e l’arteriosclerosi. Sono molto meno impattanti le patologie che colpiscono gli altri organi, al terzo posto nelle statistiche vengono le malattie dell’apparato respiratorio, con 569 decessi nel 2020.
Un aumento del 2%
I dati dell’Ats Insubria si fermano al 2020, ma è lecito pensare che le cose con i tumori nel 2021 e nel 2022 siano peggiorate. Lo dicono le più autorevoli associazioni oncologiche.
Il blocco degli screening per la prevenzione durante la pandemia, le visite saltate e procrastinate dalle persone, i ritardi della sanità hanno mancato una pronta diagnosi. L’unica vera chiave per salvare la vita dei pazienti. Con malati che hanno peggiorato la loro condizione di salute. Ne consegue un aumento stimato del 2% della mortalità per le patologie oncologiche. Insomma ci sono ancora molti passi avanti da fare.
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