
Cronaca / Cantù - Mariano
Giovedì 06 Marzo 2025
Non si presenta all’appuntamento. Era morto nel suo letto da 15 giorni
Cucciago L’allarme lanciato ieri mattina proprio dalla persona che avrebbe dovuto incontrare. La scoperta in una corte di via Nazionale. Probabile malore
Chi aveva fissato con lui, tempo prima, un appuntamento, non vedendolo arrivare, ha lanciato l’allarme: la chiamata d’emergenza ha portato sul posto anche i pompieri, che, per poter entrare in casa, hanno dovuto sfondare la porta.
E, in un appartamento al primo piano di via Nazionale, nel centro storico di Cucciago, hanno trovato il corpo di Pierluigi Lipecco, 67 anni. La causa della morte: un malore che avrebbe stroncato l’uomo nel suo letto. Almeno, da una prima valutazione, 15 giorni fa.
Mobilitazione ieri alle 11
La scoperta, ieri mattina, attorno alle 11, quando in paese sono arrivati, dal distaccamento di Cantù, i vigili del fuoco del comando provinciale di Como, con una squadra. All’appartamento di Lipecco, pur situato nel contesto di un edificio con al centro una corte, si accede da un ingresso indipendente, poco più avanti rispetto al portone principale del civico 21. Una rampa di scale, due abitazioni, nell’altra un altro uomo, un ragazzo dicono i vicini, che in questi giorni non sarebbe stato a casa. E che quindi non avrebbe potuto accorgersi di quanto accaduto già da tempo. Al primo piano, la casa in cui, da circa un annetto, viveva Lipecco. Ed è la sua, la porta che è stata sfondata dai pompieri. Sul posto, anche un’ambulanza della Croce Rossa di Cantù e due pattuglie della polizia locale di Cantù Cucciago Capiago Intimiano.
Tutti gli operatori si sono avvicinati alla camera da letto indossando mascherine. Da subito sono state aperte porte e finestre per areare i locali. Il personale della polizia locale ha constatato il decesso dell’uomo, avvenuto tempo prima. È intervenuto il medico di base per certificare la morte. La salma, che presentava qualche segno di mummificazione per via del tempo, è stata messa a disposizione dei familiari, presenti al momento degli ultimi adempimenti, insieme ai proprietari del palazzo.
Nel vicinato, i residenti che ogni tanto scambiavano qualche parola con lui, descrivono “Pier” - così si faceva chiamare - come una persona aperta, che salutava volentieri, raccontava qualcosa di sé e chiedeva come stessero gli altri. Da circa quindici giorni, un vicino di casa, con appartamento in un altro palazzo, in effetti, non lo vedeva affacciarsi, o cucinare dietro la finestra. Ma, si sa, si può anche pensare che il vicino semplicemente sia andato via di casa per qualche giorno. Ogni tanto lo si poteva incrociare mentre passeggiava in paese. Di passaggio anche alla vicina cartoleria, dove si riforniva di tabacco e chiacchierava talvolta del più e del meno.
E alla vicina La Bottega del Paese di via Garibaldi, dove passava a fare la spesa una o due volte settimana, un caffè, qualche volta un aperitivo. In effetti, anche qui non vedevano Pier, che diceva di essere in pensione, da almeno un paio di settimane. Ma, appunto, non si pensa a una morte avvenuta in casa.
Sgomento sui social
Gran parte del paese, visto il movimento di ieri, ha appreso del ritrovamento. La notizia è stata commentata sui social con un certo sgomento. Al pensiero dell’essere passati sotto quelle due finestre più volte in questi 15 - se non più – giorni. Senza immaginare che, in quella casa, le spesse mura dell’antica costruzione hanno custodito per diversi giorni, come un segreto la morte di un proprio concittadino.
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