Occhio Como, il Napoli è rinato grazie a Conte. E a Kvara

Azzurri in testa alla classifica, grande merito all’allenatore del nuovo corso e al georgiano tornato giocatore decisivo

In 483 giorni può cambiare tutto oppure tutto può tornare al proprio posto. Domenica sera, con la vittoria sul Monza, il Napoli è tornato in vetta alla classifica di Serie A: non accadeva dall’ultima festa tricolore. Quanto successo nella passata stagione, conclusa con un indecoroso decimo posto, sembra essere già un ricordo lontano.

E molto merito ce l’ha Antonio Conte, l’uomo che sta guidando la rivoluzione azzurra, che ha dato inizio a un nuovo corso e che allo stesso tempo deve tenere tutti coi piedi per terra (come già peraltro ha fatto nell’immediato post-partita di domenica).

L’unica ricetta che conosce l’ex allenatore di Inter e Juventus è il lavoro, non è un caso che già lunedì - visto l’impegno col Como che capita di venerdì - ha voluto i suoi giocatori a Castelvolturno per concentrarsi sulla partita contro la formazione di Cesc Fabregas. L’obiettivo del Napoli è approcciare alle due settimane di sosta ancora in testa alla classifica e magari confermando quei dati che in questo momento stanno valendo il primo posto: 16 gol con 11 giocatori diversi (Coppa Italia compresa) e soprattutto 4 clean sheet di fila, con gli azzurri che non hanno incassato nemmeno un gol a settembre.

Rispetto a un anno e mezzo fa è cambiato molto, diversi interpreti, a cominciare da Spalletti e Giuntoli, non ci sono più, ma un fattore comune c’è: Khvicha Kvaratskhelia.

Il georgiano sembra essere tornato su quegli standard scudetto, guida già il plotone degli uomini-gol del Napoli con tre reti realizzate e forse proprio le sue qualità, unite a quelle del nuovo acquisto McTominay che pure ha avuto un impatto decisivo, hanno spinto Conte a rivedere i suoi piani tattici e a puntare sul 4-3-3 che dalla partita con la Juventus è diventato il nuovo abito del Napoli.

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