Omicidio di Catasco, ora si muovono anche i Ros

L’indagine A Garzeno a caccia dell’assassino anche gli uomini della Sezione Crimini Violenti dei carabinieri. Tra domenica e ieri convocati in caserma amici, famigliari, conoscenti e vicini di casa di Candido Montini

È stato adottato da tutta Catasco il cagnolino di Candido Montini. Da mercoledì scorso si aggira fuori dalla casa del pensionato, ucciso a coltellate da una persona che, con ogni probabilità, la vittima conosceva molto bene. A prendersi cura del cagnolino ci hanno pensato gli altri residenti di Catasco, che all’unisono ricordano il pensionato, ancora attivo nella sua bottega alimentare, come un riferimento per il paese, sempre disponibile con tutti, pronto a fare credito a chi lo chiedeva.

Per far luce sull’omicidio, da ieri sono scesi in campo anche i carabinieri della Sezione Crimini Violenti del Ros, la squadra specializzata nella risoluzione dei delitti più efferati. Daranno manforte ai colleghi del Nucleo investigativo di Como, del Reparto operativo e dell’Aliquota investigativa di Menaggio.

L’indagine

Sul fronte dell’indagine, sempre in attesa dei risultati degli accertamenti scientifici compiuti sul luogo del delitto, tra domenica e ieri i carabinieri hanno proceduto alla convocazione di decine di persone informate sui fatti, ovvero famigliari, amici, conoscenti, collaboratori domestici, vicini di casa di Candido Montini. Il motivo della riconvocazione è cercare di ricostruire gli ultimi movimenti della vittima e, soprattutto, comprendere se c’è chi ha visto qualcosa e - soprattutto - qualcuno nel periodo di tempo tra le 12.30 e le 15.30 di martedì scorso, quando cioè risalirebbe l’aggressione mortale al commerciante alimentare di Catasco.

La dinamica del delitto fa pensare che l’assassino si sia presentato nell’abitazione della sua vittima armato. E, quindi, non è escluso che avesse già programmato di far del male all’uomo. Di certo tra i due non vi è stata alcuna colluttazione se non nel punto dove Montini è stato ucciso. Resta un mistero, al momento, il possibile movente. Il solo papabile, in attesa di ulteriori riscontri, appare quello economico, visto che - come già più volte sottolineato - né in casa né nel negozio sono stati trovati contanti o risparmi e che gli unici soldi rinvenuti sarebbero una cinquantina di euro scarsi. Il fatto che sia sparito il portafoglio, poi ritrovato gettato in un angolo lungo la strada completamente vuoto, sembra corroborare questa ipotesi.

Nessun sospettato

Per la giornata di oggi è stato convocato una sorta di summit investigativo sia per aggiornare gli uomini dei Ros sugli elementi finora raccolti, sia per confrontarsi con la Procura sulle azioni da intraprendere nel corso della settimana.

Al momento non vi sono sospettati né indagati, anche se ovviamente l’opzione più seguita è che l’autore del delitto possa essere qualcuno che già la vittima conosceva, avendole aperto casa senza alcun problema e nessuna preoccupazione.

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