Passeggiare per ore nel bosco. È l’hobby del 95% degli svizzeri

Il sondaggio Gli abitanti della Confederazione tengono molto alla natura. Al punto che in tanti si lamentano per l’eccessiva frequenza delle aree verdi

La popolazione svizzera ama molto il bosco, ricordando che circa un terzo della superficie (32%) della vicina Confederazione è coperta da boschi. E’ quanto ha certificato un sondaggio socio-culturale svolto su un campione di popolazione sotto l’egida dell’Ufficio federale dell’Ambiente, al termine del quale è emerso che oltre il 95% degli intervistati ha indicato di frequentare i boschi più o meno regolarmente, anche se - a fronte degli impegni sempre più incombenti - è diminuito il tempo di permanenza rispetto a dieci anni fa.

«I motivi per cui le persone vanno nei boschi sono diversi. Al primo posto vengono citate passeggiate ed escursioni, al secondo posto l’esperienza naturalistica ed a seguire la ricerca di quiete e il desiderio semplicemente di lasciar vagare la mente»

«Una costatazione interessante è che le esperienze dell’infanzia influiscono sul rapporto con il bosco fino in età adulta avanzata - si legge nel report diffuso dall’Ufficio federale dell’Ambiente, a corredo del sondaggio -. I motivi per cui le persone vanno nei boschi sono diversi. Al primo posto vengono citate passeggiate ed escursioni, al secondo posto l’esperienza naturalistica ed a seguire la ricerca di quiete e il desiderio semplicemente di lasciar vagare la mente».

Questo passatempo tanto amato ha però un risvolto negativo. «A causa delle numerose e spesso diversificate attività ricreative e del tempo libero, sempre più persone si sentono disturbate durante le loro visite e i boschi stessi risentono di una certa pressione - si legge ancora nel report - Nei luoghi maggiormente frequentati esiste un evidente potenziale di conflitto. Lo dimostra il fatto che la percentuale di persone che dichiarano di essere infastidite dall’altrui presenza o attività si attesta ben al 40%».

«Il legno può fungere anche da filtro naturale e depurare l’aria ambiente, per esempio, dai pollini fastidiosi per le persone allergiche»

In Svizzera il bosco offre anche una materia prima preziosa, il legno. Questa materia prima naturale vanta una lunga tradizione nella vicina Confederazione, tenendo conto che ogni anno ne vengono raccolti tra i 4,5 ed i 5,2 milioni di metri cubi. «Ma oltre alle applicazioni pratiche nell’edilizia, il legno ha anche un evidente effetto positivo sulla salute che deriva sia dalla bellezza dell’oggetto sia dal comportamento della materia stessa - ha precisato l’Ufficio federale dell’Ambiente -. Il legno possiede infatti la capacità di interagire con l’ambiente circostante, assorbendo e rilasciando l’umidità. Nei locali in cui è presente in abbondanza, consente quindi di mantenere un clima costante e di compensare gli sbalzi, producendo effetti positivi sulle vie respiratorie. Il legno può fungere anche da filtro naturale e depurare l’aria ambiente, per esempio, dai pollini fastidiosi per le persone allergiche».

Il report federale ha infine rivelato che il legno porta in dote effetti positivi anche sullo studio. «Aiuta a rilassarsi e quindi a concentrarsi meglio - la sottolineatura dell’Ufficio dell’Ambiente che fa capo a Berna -. Per questo motivo, Cantoni e Comuni tendono a utilizzare grandi superfici in legno nei nuovi edifici scolastici, al fine di favorire il processo di apprendimento. Da ricerche condotte è emerso che le aree del cervello che si attivano in presenza di stress sono tendenzialmente meno attive negli ambienti con molti elementi in legno».

© RIPRODUZIONE RISERVATA