Piscina di Muggiò, l’ok ai privati è stato revocato dal Comune. La giunta: «Non si procede»

Como La delibera, approvata dalla precedente giunta comunale, per il progetto pubblico-privato che aveva come obiettivo la ricostruzione dell’impianto è stata revocata da sindaco e assessori

La giunta mette una pietra tombale sul progetto pubblico-privato per ricostruire la piscina di Muggiò.

Sindaco e assessori hanno revocato la delibera approvata dalla precedente amministrazione comunale, ovvero il sì alla proposta avanzata dall’impresa Nessi&Majocchi per rifare la piscina olimpionica.

Il lungo documento ripercorre la storia della vasca chiusa da giugno 2019. Nel gennaio del 2020 l’azienda costruttrice che aveva edificato la vecchia piscina ha presentato un progetto di partenariato per realizzare un nuovo impianto. All’inizio del 2021 è stata consegnata a Palazzo Cernezzi una relazione stilata da tecnici esterni. L’obiettivo era capire se la strada migliore era quella suggerita da Nessi&Majocchi o se invece fosse possibile con interventi minimi aprire in fretta la piscina. È stata presa in esame anche una generale riqualificazione degli impianti.

Costi e tempi

Gli esperti alla precedente giunta hanno suggerito o la completa ricostruzione o una massiccia riqualificazione. E così Mario Landriscina e i suoi assessori hanno approvato la proposta pubblico-privato.

Quindi nei mesi successivi il progetto è stato aggiornato. I costi sono lievitati da 7,7 milioni di euro a 8,5 per l’aumento dei prezzi delle materie prime. Il conto finale, tra anticipo, quota per il riscatto e le manutenzioni arriva a 14,5 milioni di euro. Passato altro tempo l’analisi economica è di nuovo da aggiornare, con un rialzo stimato di circa il 14%. Quanto al cronoprogramma, si legge nella delibera, i 365 giorni indicati all’inizio non tengono conto dei documenti da rivedere e dei collaudi. Servono secondo gli uffici in totale 935 giorni.

Il documento

Per la giunta oggi quel progetto «non è più di interesse pubblico». L’obiettivo di Alessandro Rapinese è portare nella piana di Muggiò il centro federale del ghiaccio, sempre se Como riuscirà a incassare 25 milioni di euro tramite Pnrr contesi da Varese e Milano. All’interno di questo progetto c’è da demolire la vecchia piscina che risorgerà sulle ceneri del palazzetto dello sport ormai fatiscente. Questa proposta secondo Palazzo Cernezzi genererebbe dei risparmi in termini di energia.

Nella delibera la giunta, pur avendo già approvato il progetto Nessi&Majocchi, si dice «libera di scegliere», per tutelare l’interesse pubblico è possibile «non procedere» e risulterebbe infondata una eventuale richiesta di risarcimento da parte dei privati. La delibera del novembre 2021 per dare avvio alla ricostruzione della piscina olimpionica è stata ufficialmente revocata.

© RIPRODUZIONE RISERVATA