Piscina, tagliati i cavi all’impianto elettrico: il video del sopralluogo di Rapinese

Il fatto La scoperta nell’ultimo sopralluogo effettuato dall’amministrazione, oggi sarà sporta denuncia in Procura. L’assessore: «Impossibile fare giunte, problema serio». Il sindaco: «Danno scientifico, non certo fatto da un topo...»

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Pessima sorpresa per il Comune di Como. Nei giorni scorsi durante il terzo sopralluogo effettuato dall’amministrazione Rapinese sulla piscina di Muggió è emerso che sono stati completamente tagliati tutti i cavi dalla centrale elettrica. Quella, per la precisione, che consente di accendere e spegnere l’impianto, come pure l’illuminazione e il funzionamento di tutti i macchinari.

Tranciati di netto utilizzando un tronchese. I tecnici hanno riscontrato quanto era accaduto perché volevano provare a mettere in funzione la vasca, per capire lo stato di funzionamento in vista di una possibile riattivazione dell’impianto. Andando al quadro elettrico hanno trovato la sorpresa: porta aperta e tutti i cavi tagliati.

La conferma

Lo conferma l’assessore ai Lavori pubblici Maurizio Ciabattoni: «Quei cavi non possono essere giuntati e, quindi, dobbiamo capire l’entità del danno. C’erano vetri rotti e la porta dove si trova la centrale elettrica spalancata. Era il terzo sopralluogo sull’impianto, ma dopo quelli più generali si volevano effettuare delle prove meccaniche, ma non si è potuto fare nulla a causa dell’atto vandalico che ha interessato la centrale elettrica. Il gesto non è stato compiuto da molto tempo perché le parti in rame non risultano ossidate».

All’interno della piscina, da quanto si apprende, non sono stati registrati ulteriori vandalismi o atti contro il patrimonio pubblico, ma il danneggiamento radicale della parte elettrica è un danno molto pesante poiché c’è il rischio - concreto - che si debba rifare completamente l’impianto.

E questo comporta, oltre a costi aggiuntivi, anche l’impossibilità di avere subito un quadro chiaro sul funzionamento o meno della vasca, alla base di qualsiasi valutazione su come poter riaprire la struttura di Muggiò e, soprattutto, con quali tempistiche. Vale la pena ricordare, infatti, che c’è un progetto di riqualificazione completa presentato dai privati che l’amministrazione potrebbe cassare, preferendo una soluzione diversa per riportare il prima possibile i nuotatori nella vasca olimpionica. Quanto accaduto è quindi un’ulteriore grana in una vicenda che si trascina ormai da anni e che è stata messa come punto centrale del programma elettorale del nuovo sindaco.

Valutazioni in corso

Il primo cittadino aggiunge: «Domani (oggi, ndr) faremo l’ennesimo sopralluogo in piscina per capire cosa è necessario fare per il ripristino dell’impianto elettrico perché per settembre abbiamo intenzione di sciogliere le riserve su come riaprire l’impianto. Per questo va vanti il computo metrico sulle spese e sulle tempistiche».

Di certo c’è che l’ulteriore danno andrà valutato anche in termini economici e si dovrà anche capire la lunghezza dei cavi da sostituire interamente, visto che non è possibile, come ha chiarito l’assessore, procedere con delle giunte.

Il vandalismo, decisamente anomalo per le modalità con cui è stato commesso, finirà ora anche sotto la lente degli inquirenti. «Domani (oggi, ndr) - annuncia a riguardo il sindaco - verrà presentato un esposto in Procura». E aggiunge che «l’impianto è stato danneggiato in modo così preciso e scientifico e il responsabile, di certo, non è un topo che l’ha rosicchiato».

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