Cronaca / Lago e valli
Giovedì 01 Agosto 2024
Adesso basta: posti di blocco per fermare i Tir sulla statale Regina
Il vertice Oggi incontro con le forze dell’ordine, vanno bloccati i mezzi pesanti prima delle strettoie
Il prefetto Andrea Polichetti ha convocato per questa mattina un summit aperto alle forze di polizia per affinare, nel mese dell’esodo estivo, il meccanismo dei controlli per il rispetto dell’ordinanza Anas che sino al 3 novembre prevede il senso unico ascendente per i bus turistici (da Colonno fino a Ossuccio) nonché il divieto diurno di transito dei mezzi pesanti sopra gli 11 metri.
Nessuna alternativa
Un intervento irrinunciabile e non rinviabile perché - come raccontato ieri dal nostro giornale - senza controlli i Tir transitano infischiandosene dell’ordinanza: i 60 euro di multa per i trasgressori non bastano certo per scoraggiare l’infrazione. Anzi. Come candidamente ammesso da alcuni dei camionisti fermati, la multa si è trasformata in una sorta di pedaggio che il camionista sceglie di pagare (se fermato) perché è comunque più conveniente dei costi e dei tempi che comporterebbero la deviazione da Lecco e dalla statale 36.
Ecco che diventa necessaria la proposta lanciata da “La Provincia”, specie ora che l’ordinanza ha trovato il conforto del Tar e resterà in vigore per i prossimi mesi. La proposta è molto semplice ed quella di istituire un posto di controllo alla confluenza tra la Regina e la “strada bassa” (la Vecchia Regina) a Laglio e un altro a Griante. Questo per bloccare i mezzi pesanti prima che imbocchino le strettoie e, soprattutto, costringendoli a fare retromarcia.
Il comandante
Un concetto che il comandante della polizia locale di Tremezzina, Massimo Castelli, ha così ben sintetizzato: «E’ fondamentale evitare che il problema ovvero il transito di mezzi pesanti ben al di sopra del limite consentito dall’ordinanza Anas venga affrontato dentro le strettoie. Lo abbiamo visto anche martedì con il Tir con targhe della Repubblica Ceca incagliato a Ossuccio. Al netto della sanzione, fare invertire il senso di marcia avrebbe significato far piombare nel caos le strettoie per due volte nell’arco di un’ora».
Segnaletica
Il comandante della polizia locale ha chiesto anche ad Anas «una ricognizione globale ed un investimento importante sulla segnaletica verticale, che ad oggi in alcun modo può essere letta ed interpretata, soprattutto dai conducenti stranieri».
Peraltro il posto di controllo a Laglio eviterebbe ai mezzi pesanti (i bus turistici al momento sembrano essere maggiormente ligi al senso unico direzione nord loro imposto) di incappare nella sanzione nei tre chilometri tra Colonno e Ossuccio.
Modalità
Il prefetto ha rimarcato che «la coperta dei controlli è già stesa al massimo, con 10 pattuglie inclusa la Polstrada, attive per il controllo della Regina». Quanto alla sanzione, «le forze di polizia e la polizia locale non possono che attenersi a quanto prevede il Codice della Strada».
«Domani mattina (oggi, ndr.) concorderemo modalità più incisive che tutte le pattuglie devono applicare durante i controlli», la chiosa del prefetto, al suo fianco il presidente provinciale Fiorenzo Bongiasca.
Il concetto di fondo - lo ripetiamo nuovamente - è che senza l’inversione a “u” l’ordinanza Anas perde di efficacia. Per questo è fondamentale passare ad un “piano b” ovvero ad un posto di controllo a valle ed a monte delle strettoie.
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