Pronto il metabot, che sfuma i confini tra materiali e robot VIDEO

I ricercatori coordinati da Glaucio Paulino si sono ispirati all’arte giapponese degli origami per progettare un materiale dotato di proprietà nuove e insolite, che dipendono dalla struttura fisica del materiale piuttosto che dalla sua composizione chimica. Gli autori dello studio hanno utilizzato una combinazione di semplici plastiche e di strutture magnetiche realizzate su misura: sono queste che, rispondendo ad un campo magnetico applicato a distanza, conferiscono al metabot la capacità di muoversi e modificarsi .

La chiave sta nel fatto che le varie unità delle quali è composto il materiale sono speculari l’una rispetto all’altra , come se fossero immagini riflesse in uno specchio: grazie a questa caratteristica, la struttura può contorcersi, contrarsi, restringersi e compiere altri movimenti molto complessi in risposta a impulsi magnetici molto semplici. “Si può trasformare da materiale a robot – dice Paulino – ed è controllabile tramite un campo magnetico esterno”.

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