Prostituta rapinata in strada: ritrovata la borsetta su un’auto

Cermenate Dopo l’aggressione ai danni della giovane, i carabinieri sono al lavoro per cercare il responsabile

La borsetta abbandonata nell’abitacolo di una Volkswagen Golf di colore grigio è della prostituta diciottenne, domiciliata nel Comasco, rapinata alle 2.30 dello scorso finesettimana a Lentate sul Seveso al confine con Cermenate.

L’hanno trovata i carabinieri della Compagnia di Seregno al termine di un inseguimento ingaggiato a Briosco. I militari, poco dopo l’aggressione, avevano ricevuto via radio la nota di ricerca del rapinatore e proprio in quegli istanti una Golf stava transitando a tutta velocità in via Giacomo Leopardi. Invertito il senso di marcia, la gazzella si era gettata all’inseguimento con sirene e lampeggianti accesi.

Il conducente della Golf aveva continuato nella folle corsa ma dopo 15 minuti, ormai braccato, la macchina aveva sbandato uscendo di strada in via Giosuè Carducci. L’uomo al volante aveva subito aperto la portiera e proseguito la fuga a piedi nei campi circostanti facendo perdere le proprie tracce. I carabinieri, dopo aver perquisito la vettura, all’interno avevano trovato la borsa della vittima. Ora le indagini proseguono serrate per dare all’uomo un nome e un volto. Ricordiamo che la giovane donna era stata picchiata e rapinata.

Diciotto anni, di origini romene, nella notte tra sabato 29 e domenica 30 aprile si trovava nelle vicinanze di un ristorante lungo la Nazionale dei Giovi a Lentate sul Seveso al confine con Cermenate. A quell’ora il locale era già chiuso. La prostituta sarebbe stata avvicinata da uno straniero, dai tratti nordafricani, che l’avrebbe prima aggredita, poi rapinata e infine si sarebbe allontanato. In posto erano intervenuti i carabinieri del Radiomobile della Compagnia di Seregno e un’ambulanza del 118.

La giovane donna, dolorante, era stata trasportata in codice verde, il meno grave della scala del pronto intervento, al pronto soccorso dell’ospedale di Saronno in provincia di Varese. Fortunatamente non aveva riportato gravi lesioni: era stata dimessa nel corso della mattinata di domenica 30 aprile con una prognosi di 4 giorni.

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