Raggiro del finto incidente: colpi a Cernobbio e Brienno

L’allarme Un ragazzo si è fatto consegnare duemila euro da una coppia. Poco dopo una donna è riuscita a portare via gioielli a un’anziana

I carabinieri di Cernobbio stanno cercando di ricostruire nel dettaglio - in un caso con il prezioso ausilio dei sistemi comunali di videosorveglianza - due odiosi episodi di truffa, avvenuti con modalità similari mercoledì (la notizia ha trovato conferma ieri) a Cernobbio in via 5 Giornate e venerdì pomeriggio a Brienno, nella zona a lago del paese. Vittime delle due truffe una coppia cernobbiese di 88 e 87 anni e una pensionata briennese di 89 anni.

A Cernobbio un ragazzo sulla trentina si è impossessato di duemila euro in contanti, a Brienno una distinta signora - di nome “Maria” - si è fatta consegnare dall’anziana signora oro e preziosi, inclusa la fede nuziale del defunto marito. A monte di entrambe le truffe c’è stata una telefonata in cui si annunciava un incidente con figlio o una figlia coinvolti e con un morto di mezzo. Ma andiamo con ordine. Nel primo caso è il figlio della coppia, Giorgio Mazza - molto conosciuto e che abita nella vicina Maslianico - a raccontare nel dettaglio quanto accaduto.

Lo stratagemma

«Ai miei genitori sono giunte ben due telefonate. Nella prima si invitava mio padre a recarsi con urgenza dai carabinieri. Uno stratagemma per farlo uscire di casa. Nella seconda telefonata a mia madre veniva annunciato un incidente - inventato - in cui con un camioncino avrei causato la morto di un motociclista - il suo racconto -. Lavoro in ufficio e non ho furgoni o camioncini, ma nella concitazione del momento mia madre ha purtroppo seguito quanto le è stato raccontato al telefono.

E così un ragazzo sulla trentina - alto circa 1 metro e 65 - si è presentato in casa chiedendo soldi. Si è fatto consegnare duemila euro, tutto quello che mia madre aveva in quel momento in casa. Poi è stato contattato con una seconda telefonata mio padre, al quale è stato chiesto di prelevare altro denaro. Fortuna vuole che mio padre ha contattato un vicino di casa, che lo ha fermato, facendogli capire che si trattata di una truffa. Sono episodi odiosi. Spero e mi auguro che venga potenziata la videosorveglianza a Cernobbio. I miei genitori stanno bene, pur provati per l’accaduto».

Le indagini

A Brienno una fantomatica signora “Maria” - ben vestita - si è recata a casa di una pensionata ottantanovenne, previa telefonata ricevuta da un fantomatico avvocata (“Sua figlia ha avuto un incidente”) - e si è fatta consegnare gioielli e preziosi, inclusa la fede nuziale del defunto marito, prima di allontanarsi a bordo di un’auto che l’aspettava in centro paese. Determinanti potrebbero risultare le telecamere di videosorveglianza.

Sono stati chiamati i carabinieri della stazione di Cernobbio, che conducono le indagini coordinati dal comando Provinciale. Il comandante della stazione, maresciallo Paolo Lo Giudice, si è recato a casa delle vittime per raccogliere elementi utili. Un gesto molto apprezzato.

© RIPRODUZIONE RISERVATA