Regina, l’ordinanza sarà per sempre

Tremezzina Stop ai tir negli orari diurni e senso unico verso nord per i bus turistici dal 15 marzo al 15 novembre

Sono due i risultati che il territorio ha ottenuto grazie alle dodici pagine di ordinanza a firma del responsabile della Struttura Territoriale Anas Lombardia, l’ingegner Nicola Prisco, che nel tardo pomeriggio di martedì ha ufficializzato la nuova ordinanza Anas inerente (anzitutto) il senso unico - direzione nord, cioè Colonno-Ossuccio - per i bus turistici e il divieto diurno (6.30-21) di transito per i Tir sopra gli 11 metri di lunghezza.

La prima che finalmente non bisognerà più assistere all’annuale “tira&molla” sulle tempistiche per l’entrata in vigore del provvedimento, che debutterà sabato prossimo, 15 marzo e la seconda ha a che vedere con il fatto che da temporanea - e per due anni consecutivi precaria, visti i due ricorsi al Tar presentati dal Consorzio “Sistema Trasporti” - l’ordinanza Anas è finalmente diventata permanente. Dunque a qui e per tutti gli anni a venire, dal 15 marzo al 15 novembre, il tratto di Regina tra Colonno e Ossuccio sarà oggetto di limitazioni per i bus turistici, i mezzi pesanti sopra gli 11 metri, ma anche - attraverso le fasce orarie - per i mezzi sopra i 9,1 metri di lunghezza. Il tutto «sino all’apertura al traffico della variante della Tremezzina attualmente in costruzione».

La decisione

Questo almeno quanto ha rimarcato Anas nel dispositivo dell’ordinanza. A monte c’è il fatto che «l’analisi dei volumi di traffico registrati lungo la Regina (con rilevamento in continuo, tramite portale fisso “h24” per 365 giorni) ha evidenziato un aumento notevole dei veicoli in transito ed in particolare dei veicoli con lunghezza superiore agli 11 metri».

Da qui la necessità di un provvedimento permanente, rafforzato dal fatto che «i ripetuti blocchi del traffico, causati da veicoli aventi lunghezza superiore agli 11 metri, hanno visto il coinvolgimento anche di mezzi di soccorso», come peraltro più volte documentato dal nostro giornale.

Le incognite

Dunque da sabato prossimo, tornano in via definitiva le limitazioni per bus turistici e mezzi pesanti. Sul tavolo però restano due importanti incognite. La prima è legata ai controlli, considerato che sino alla piena operatività del Distaccamento estivo della Polstrada - ad oggi ancora in forse - difficilmente si potrà garantire un monitoraggio costante del tratto di statale oggetto dell’ordinanza. Peraltro la sanzione da 87 euro (decurtata dal 30% se pagata entro cinque giorni) rappresenta per certi versi un incentivo ad imboccare comunque la Regina, a fronte di decine di migliaia di merci trasportate. Ecco perché il “dietrofront” o inversione a “u” che dir si voglia è l’unica alternativa al momento per disincentivare il transito lungo le strettoie tra Colonno e Ossuccio.

La seconda importante incognita è quella rappresentata dalla segnaletica verticale che al momento non appare adeguata ad un provvedimento di questa portata. I cartelli stradali ci sono, ma sono poco leggibili e difficilmente interpretabili soprattutto dai conducenti di bus turistici e mezzi pesanti (in entrambi i casi la maggioranza) stranieri. Ecco perché l’ordinanza è un primo importante passo, cui però devono fare seguito iniziative collaterali per renderla pienamente efficace.

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