Cronaca / Como città
Venerdì 01 Dicembre 2023
Respinge le accuse di stalking: il giudice gli revoca i domiciliari
Tribunale Al giudice per le indagini preliminari l’uomo ha fornito una versione diversa da quanto aveva raccontato l’ex moglie, ipotizzando di essere stato male interpretato e di non averla mai minacciata
Ha risposto alle domande del giudice delle indagini preliminari Cristiana Caruso, ma ha fornito una versione dell’accaduto molto diversa da quella che aveva raccontato la ex moglie. Avrebbe riferito di non averla affatto minacciata, ipotizzando al massimo di essere stato male interpretato, aggiungendo di non averla pedinata in macchina. Semplicemente, secondo la versione fornita dall’indagato, la strada che dovevano percorrere era la stessa e l’inversione di marcia non sarebbe stata effettuata per seguire la ex ma solo perché il passaggio a livello era abbassato.
Il gip, al termine dell’interrogatorio, ha modificato la misura cautelare che solo poche ore prima aveva firmato, passando dai domiciliari al divieto di avvicinamento alla parte offesa. L’ex marito, in seguito a questa decisione, è tornato in libertà.
Il fascicolo è seguito dal pm Giuseppe Rose mentre la difesa è affidata all’avvocato Alessandro Borghi. L’indagato aveva già patteggiato due anni per stalking (nei mesi scorsi) nei confronti della ex moglie e della suocera, finendo anche sui giornali nazionali dopo che era emerso il presunto incarico a uno straniero per recarsi a casa della suocera e intimorirla: «Sono qui per farle del male – disse l’uomo – Mi manda suo genero, ma io non voglio». La ex moglie, spaventata per quello che avrebbe potuto accadere, aveva scritto lettere, arrivate anche al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in cui raccontava la propria storia e le proprie paure. Vicenda che a marzo di quest’anno si era conclusa con il patteggiamento.
La scorsa settimana tuttavia l’ex marito ci era ricascato, secondo l’accusa, venendo di nuovo denunciato (e colpito da una ordinanza di misura cautelare ai domiciliari) sempre per atti persecutori. L’uomo, 51 anni, si era presentato a una manifestazione sportiva dove giocava la figlia.
Alla giornata era presente anche la ex moglie, avvicinata e apostrofata – secondo quanto aveva raccontato – con un poco rassicurante «Non sai cosa ti aspetta». La donna aveva riferito ai militari di essere scappata in un bar, di aver atteso la fine della manifestazione e di essersi messa in auto solo dopo per tornare a casa. Si sarebbe però accorta di essere seguita dall’uomo, al volante di un’altra auto.
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