Rifiuti a Como: la raccolta della “nuova” differenziata è al 73% e ora arrivano gli ispettori per controllare i sacchi

I dati Con l’unico ritiro del “ sacco grigio” c’è un calo del 13% nella produzione dell’indifferenziata, pari a 5 kg per abitante. Rapinese: «Nessun dubbio sull’ottenimento del risultato». Aprica: «Giusto far rispettare le norme»

Un aumento del 4,4% della raccolta differenziata (che ha raggiunto la percentuale del 73%) e, contestualmente, il calo del 13% di produzione di rifiuti indifferenziati, che corrisponde a cinque chilogrammi per abitante. È questo il primo bilancio presentato ieri a Palazzo Cernezzi dopo le modifiche nei ritiri (il sacco grigio è passato da due a uno ogni settimana) dal sindaco Alessandro Rapinese (con lui il vicesindaco Nicoletta Roperto e l’assessore all’Ambiente Michele Cappelletti) e dai vertici di Aprica (l’amministratore delegato Filippo Agazzi e il responsabile di Como Roberto Martinelli) alla presenza della Polizia locale e delle Gev.

La situazione

Nel dettaglio è stato registrato un aumento particolarmente significativo di umido (+7%), plastica (+5,6) e carta (+1,7%). «È stato un periodo tribolato - ha detto il sindaco - e di forte cambiamento, ma ora vediamo una prospettiva di ottimismo. Si è discusso molto sull’unico ritiro, ma Monza, Lecco, Bergamo e Milano lo facevano già e nel Lazio alcuni Comuni portano via l’indifferenziata una volta ogni due settimane. Eravamo certi dell’ottenimento del risultato e non avevamo nessun dubbio sulla necessità e sull’utilità di farlo».

Il primo cittadino ha sottolineato che «Gev e Polizia locale hanno fatto uno sforzo colossale in questa fase». Sono state date, dall’inizio dell’anno 180 multe (da 25 a 150 euro), alcune anche con risvolti penali per abbandono di rifiuti. E proprio ieri il sindaco ha nominato cinque ispettori ambientali che avranno funzioni informative e preventive, ma saranno anche abilitati a sanzionare chi non rispetta le norme. Un ringraziamento alle Gev è arrivato anche da Agazzi: «Sapevamo che ci sarebbe stato un periodo di messa a regime, ma abbiamo apprezzato che su Como si sia iniziato a far rispettare le regole nuove e altre già presenti da sempre. Le maggiori criticità, infatti, non sono state legate al nuovo sistema di raccolta, ma a norme che già prima venivano ignorate. Resistere nelle prime settimane».

Nei prossimi mesi entreranno a regime anche nuovi servizi: i cestini saranno tutti dotati di un codice alfanumerico, ma anche di un qr code che dovrebbe consentire ai cittadini di segnalarli direttamente se li vedono pieni in modo da fare scattare un intervento immediato.

I nuovi servizi

Verranno infatti posizionati distributori di sacchi, isole ecologiche informatizzate, contenitori per olio vegetale e per gli indumenti usati, nonché cestini specifici per pile e farmaci. E da gennaio l’orario di apertura del Centro di raccolta verrà ampliato passando da 32 a un totale di 48 ore settimanali.

Ieri è stato spiegato che i nuovi servizi, che comprendono anche la posa di colonnine e contenitori, partiranno solo dopo una valutazione complessiva da parte un’apposita commissione comunale che analizzerà anche eventuali zone vincolate oltre agli aspetti estetici e funzionali. Prevista anche la posa di undici contenitori per la raccolta di pannolini e pannoloni (dall’estate 250 famiglie hanno chiesto il servizio integrativo di ritiro a domicilio per fragili e allettati).

Da ultimo sono in corso di organizzazione una serie di iniziative di carattere ambientale nelle scuole, andando a coinvolgere per la prima volta anche i bimbi più piccoli delle materne.

© RIPRODUZIONE RISERVATA