Rifiuti in discarica. Troppe anomalie: controlli e sospetti
Erba Verifiche di polizia locale e Service 24 su conferimenti troppo grandi per utenze domestiche. Nava: «Riscontrate una ventina di situazioni sospette»
Si presentano in discarica come semplici cittadini, ma conferiscono una quantità di rifiuti ingiustificabile per un’utenza domestica. La polizia locale, in collaborazione con Service 24 Ambiente, sta indagando su una ventina di erbesi sospetti lavoratori in nero: «Avevamo annunciato i controlli - dice l’assessore all’ambiente e all’ecologia Alessio Nava - e ora i nodi vengono al pettine, abbiamo una ventina di situazioni molto sospette che verranno segnalate alle autorità competenti. In vista c’è una stretta anche sul conferimento dei rifiuti a lato strada, nei boschi e nei fiumi».
«In alcuni casi comuni cittadini si sono presentati con la tessera sanitaria ma con furgoncini carichi di rifiuti. Le quantità erano incompatibili con un’utenza domestica»
Qualche mese fa, Nava parlò per la prima volta di situazioni anomale. «Confrontandomi con Service 24 Ambiente che gestisce la discarica di via Zappa - ricorda l’assessore - emersero alcuni casi di utenze domestiche, dunque comuni cittadini, che si presentavano con la tessera sanitaria con automobili o furgoncini carichi di rifiuti. Le quantità erano incompatibili con un’utenza domestica, penso ad esempio al conferimento di verde che sarebbe giustificabile solo con un giardino di proprietà grande come il parco Majnoni».
Nel silenzio, sono partiti controlli più approfonditi. «I controlli sono affidati alla polizia locale - dice Nava - che si basa sui dati registrati da Service 24 all’ingresso e all’uscita dalla discarica. Ci sono indagini in corso su una ventina di situazioni, le anomalie palesi verranno poi comunicate alle autorità competenti».
Quale sia il sospetto è evidente. «Potrebbe trattarsi di aziende non dichiarate che si presentano come cittadini, per dirla più semplicemente di lavoratori in nero. Chi fa lavori domestici o di giardinaggio sottobanco, ovviamente non può che conferire in discarica i rifiuti come se fosse un cittadino comune». Non mancano i casi, anche se molto più sporadici, «di cittadini erbesi che prestano la propria tessera sanitaria a chi non abita i città per fargli conferire i rifiuti. È molto grave, si parla di sostituzione di persona».
Aspetto economico
Portare allo scoperto queste situazioni, oltre che una questione di giustizia, è importante sotto il profilo economico. «Perché le spese della discarica le paghiamo tutti noi con le tasse - ricorda l’assessore - magari per favorire utenti che le tasse non le pagano, o che non risiedono neanche in città».Poi ci sono i casi, molto diffusi, di conferimento illecito dei rifiuti. I sacchi gettati a lato strada, nel torrente Bova o sui sentieri boschivi sono purtroppo all’ordine del giorno: solo nel 2023, la polizia locale è intervenuta 34 volte per rilevare irregolarità di questo genere.
«Individuare i responsabili non è facile perché vanno colti sul fatto - dice Nava - ed ecco perché puntiamo a incrementare l’utilizzo delle fototrappole nei luoghi sensibili. È possibile anche che qualcuno arrivi da fuori città per lasciare qui i rifiuti, oltre che un gesto incivile è critico sul fronte ambientale ed ecologico».
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