Rifiuti, scatta la protesta del pannolino a Como: «Un solo ritiro a settimana non basta»

Differenziata Le famiglie con bimbi bocciano l’addio ai due passaggi, previsto per luglio. Molti Comuni hanno studiato soluzioni. Ma Rapinese ironizza: «Chiudete bene il sacco»

Le mamme chiedono al Comune un sacco dei rifiuti apposito per i pannolini.

Da luglio l’indifferenziata in città sarà ritirata una volta a settimana e non più due come è stato finora. Il motivo è l’intenzione di incentivare i cittadini a differenziare meglio, evitando di buttare nel sacco grigio anche quel che si può riciclare. La notizia ha tuttavia acceso il dibattito social tra le famiglie alle prese con bambini ancora piccoli: significa che i pannolini dovranno restare in casa accumulandosi per un’intera settimana?

Non è un problema di poco conto, chi ha figli sa che i sacchi si riempiono facilmente. Di un ritiro più frequente hanno bisogno anche molti anziani. Di qui la richiesta al Comune e ad Aprica di attrezzarsi, in vista del cambiamento di luglio.

Nelle altre province

Il sindaco Alessandro Rapinese però sul tema ironizza, ecco la sua risposta. «Ci sono parecchi Comuni, anche vicini a Como – dice - in cui l’indifferenziata si ritira una volta sola alla settimana e non ho mai sentito di cittadini che avessero bisogno della maschera antigas. Do un consiglio: si ricordino di chiudere bene il sacco. Tornando seri, i benefici in termini ambientali e non solo di un unico ritiro a settimana sono elevatissimi».

A Como differenziamo il 67% dei rifiuti, negli ultimi anni c’è stato un leggero calo, prima della pandemia eravamo sopra al 70%.

Comunque in realtà i vicini capoluoghi di provincia qualche accortezza sul ritiro dei pannolini e sul ritiro dell’indifferenziata l’hanno presa. Per esempio, a Monza bisogna prenotare un contenitore dedicato, riservato però soltanto a chi ha bambini piccoli o anziani bisognosi. Questo bidoncino può essere esposto dal lunedì al sabato. A Varese bisogna prenotare un ritiro aggiuntivo in più nei quartieri dove l’indifferenziata viene portata via soltanto una volta alla settimana. Anche a Lecco c’è un apposito sacco azzurro per i pannolini, tra i Comuni più grandi a Seregno il colore di questo sacco è arancione. Tutte queste città comunque negli anni scorsi, più in generale, hanno introdotto la raccolta differenziata puntuale, dalla quale sono esclusi i pannolini. Una novità non in programma a Como.

«È così anche da noi – spiega Roberto Fornasiero, sindaco di Fino Mornasco – abbiamo un contenitore personalizzato per l’indifferenziata, sotto ad una certa soglia di conferimenti paghi meno la parte variabile della Tari, la tassa dei rifiuti. Così siamo passati dal 56% di differenziata all’80%. Per i pannolini invece chi ha bisogno basta che faccia domanda e possono usare degli appositi sacchi blu. Così, divisi dal resto dell’indifferenziata, non pesano sul calcolo della raccolta puntuale».

Termini e modalità

A Como siamo comunque in una fase di transizione. Il nuovo bando è stato assegnato a febbraio. Aprica come società capofila ha avanzato delle proposte sulla base di quanto chiesto, ancora ai tempi della precedente amministrazione comunale. Ora si tratta di discutere termini e modalità, il Comune ha margine per decidere, c’è tutta l’intenzione di offrire il miglior servizio possibile. Al mese di luglio mancano più di trenta giorni e una soluzioni per i pannolini non è impossibile da trovare.

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