«Ripristiniamo la leva obbligatoria». L’idea di Zoffili fa discutere

Erba Il deputato erbese propone sei mesi obbligatori dai 18 ai 26 anni: «Anche per ragazze, su base territoriale». Orsenigo: «Concetto superato»

Sei mesi di leva obbligatoria per i ragazzi e le ragazze di età compresa tra i 18 e i 26 anni. La proposta di legge del deputato Eugenio Zoffili, capogruppo della Lega nel consiglio comunale erbese, avanza ed è in fase di assegnazione alle commissioni competenti. Sul territorio si alza la voce contraria di Angelo Orsenigo del Pd, mentre per Sergio Gaddi di Forza Italia la proposta - pur condivisibile - sarà di difficile attuazione.

Intenzione

Zoffili ha proposto formalmente il ritorno della leva lo scorso 15 maggio, ora anche Roberto Menia - senatore di Fratelli d’Italia - ha annunciato che presenterà un disegno di legge. «Si tratta - spiega il deputato erbese - del progetto più importante della mia carriera, il testo che avevo depositato mi è stato riconsegnato dal Servizio assemblea della Camera che lo ha esaminato ed è in fase di assegnazione alle commissioni, dove verrà presentato e discusso».

La proposta prevede l’istituzione del servizio militare e civile universale territoriale, della durata di sei mesi, per i cittadini di età compresa tra 18 e 26 anni. «È pensato su base territoriale - dice Zoffili - con priorità alla provincia di appartenenza. Questo per fare in modo che l’esperienza, militare o civile, si possa svolgere il più possibile vicino a casa».

Il servizio militare, si legge nel testo, è «finalizzato all’addestramento militare di base con modalità idonee alla formazione di personale impiegabile dalle Forze armate nel territorio nazionale», quello civile «alla formazione di personale impiegabile con compiti di tutela del patrimonio culturale, naturalistico e paesaggistico».

Per Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Pd, «piuttosto che ripristinare la leva militare dovremmo potenziare il servizio civile, per dare ai ragazzi la possibilità di fare del bene per la comunità e formarsi in maniera concreta. Servono misure per rimediare alla mancanza di fondi e volontari».

Riserve

Secondo Orsenigo «una forza armata di professionisti è ormai lo standard e la naja obbligatoria è un concetto superato, sospeso (nel 2004, ndr) da un Governo dello stesso colore politico di quello odierno». Addirittura, continua il consigliere, «il ministro Crosetto, titolare della partita, ha chiarito che le forze armate non hanno il compito di educare i giovani».

Sergio Gaddi, consigliere regionale e coordinatore provinciale di Forza Italia, fa una premessa: «Ho avuto la fortuna di fare il militare - dice - e personalmente credo che la leva non avrebbe mai dovuto essere abolita. La stragrande maggioranza di chi ha fatto questa esperienza la ricorda con piacere e nostalgia».

Dal punto di vista culturale e ideale, continua il forzista, «mi sento vicino allo spirito del servizio, ma credo che, purtroppo, dal punto di vista pratico sia oramai fuori tempo e poco fattibile in concreto. La professionalità di un esercito volontario oggi è essenziale, così come la complessità dei compiti che richiedono altissime competenze. Sono invece favorevole alle ipotesi di riserva ausiliaria da utilizzare in casi di necessità oppure non così gravi da richiedere l’intervento diretto dell’esercito».

© RIPRODUZIONE RISERVATA