Riserva piena di rifiuti: «Situazione inaccettabile»
Montorfano L’area vicino al lago è stata nuovamente ridotta a una discarica. Gli ambientalisti: «Dobbiamo intervenire ogni volta, serve più educazione»
Anche se il caldo ancora persiste, inizia il periodo delle raccolte: c’è chi va a raccogliere funghi e chi invece, come a Montorfano, raccoglie rifiuti di ogni specie.
Ancora una volta nei giorni scorsi la Riserva naturale del Lago di Montorfano, sito tutelato a livello normativo e attualmente in gestione al Parco regionale della Valle del Lambro, si è trasformata in una vera e propria discarica a cielo aperto. Come sempre e per fortuna, a fronte di una maleducazione totale, interviene tanta passione e tanto olio di gomito dei volontari dell’associazione ambientalista montorfanese “L’Ontano”, che periodicamente si dedica proprio all’opera di pulizia della Riserva e dei suoi sentieri.
In primis i volontari hanno trovato sacchi, lattine, bottiglie e plastica sparsi un po’ dappertutto. Nei casi meno gravi a terra vicino ai cassonetti, in quelli più sfacciati sparsi in mezzo ai campi e sotto agli alberi. Ma questo è solo uno dei campioni di inciviltà, un campione già di per sé grave, se pensiamo ai danni delle plastiche sulla flora e sulla fauna. Ma la “creatività” di coloro che abbandonano rifiuti è ampia, degna di artisti creativi, ovviamente in negativo.
I volontari ambientalisti hanno rinvenuto anche un tavolino, non si sa se abbandonato perché ormai vetusto o se portato nella Riserva per trascorrere momenti conviviali e all’aria fresca. Presente anche un fornetto per il barbecue, strumento pericolosissimo in una Riserva naturale: sono presenti anche cartelli che ricordano, tra le norme, il divieto assoluto di accensione di fuochi e di conseguenza l’impossibilità di fare grigliate. Col caldo cocente di queste settimane esiste il rischio concreto di roghi.
L’inventario poi prosegue con: pesciolini sui pontili, usati forse come esca con amo per pescare; una sedia sdraio; un costume da donna intero; una gomma di un mezzo.
La Riserva come territorio franco, dove chiunque fa ciò che vuole. Il presidente del sodalizio,
Matteo Scarso, esprime indignazione, mista a desolazione per una questione annosa, che purtroppo si ripete: «Dopo varie segnalazioni e foto ricevute negli ultimi giorni, i nostri volontari hanno fatto il consueto giro di pulizia, raccogliendo tantissima spazzatura ovunque e svuotando cestini traboccanti – commenta - Ognuno di noi può fare la sua parte nel tenere pulito e ordinato questo piccolo paradiso che abbiamo la fortuna di avere a Montorfano. Riportare a casa i rifiuti, non gettare cartacce, non scaricare abusivamente rifiuti ingombranti, non abbandonare o dimenticare attrezzature varie, non inquinare: questi dovrebbero essere comportamenti di base per una civile e rispettosa fruibilità della Riserva e di qualsiasi località naturale».
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