San Gerardo, l’addio con il cardinale

Olgiate Comasco Si chiude la “Settimana Gerardiana” con grandi numeri:13mila lumini e nove ore di confessioni. Nel pomeriggio la messa con monsignor Cantoni, quindi il trasferimento a Figino Serenza dove resterà per tre giorni

Ultimo giorno con le spoglie di San Gerardo in chiesa parrocchiale. Questo pomeriggio, con la solenne messa delle 16 presieduta dal vescovo di Como cardinale Oscar Cantoni, si chiuderà la “Settimana Gerardiana” che si era aperta sabato scorso con l’arrivo dell’urna da Monza, accolta da oltre duemila fedeli. Tanto entusiasmo, affetto e commozione che hanno accomunato fedeli di Olgiate Comasco e dintorni, accorsi in massa ad acclamare il santo venerato dagli olgiatesi dal 1207, per la grazia ricevuta della guarigione da un morbo implacabile per intercessione del santo taumaturgo.

Questo pomeriggio si prevede un altro bagno di folla per il saluto alle reliquie del santo della carità, fratello dei poveri e degli ammalati. Il camion attrezzato per il trasporto di opere d’arte, a bordo del quale l’urna era arrivata in città da Monza dove è conservata nella chiesa di San Gerardo al Corpo, verso le 16 sarà posizionato nel piazzale del mercato. Dopodiché, una volta che sarà iniziato il pontificale, sarà chiusa la statale Briantea giusto il tempo di far entrare il mezzo in retromarcia nel cortile della canonica, con l’assistenza del gruppo comunale di protezione civile, dove sosterà in sicurezza sino alla conclusione della messa.

Al termine della solenne funzione religiosa saranno fatti defluire all’esterno tutti i fedeli. Dopodiché l’urna, adagiata sul carretto allestito dai volontari della parrocchia, scortata da sei persone (tre per lato) in processione sarà accompagnata fino al cortile della canonica dove sarà preparata per la traslazione e caricata sul furgone per il trasbordo. Una volta messo tutto in sicurezza lascerà Olgiate, scortata fino all’uscita del territorio comunale dalla polizia locale e dalla macchina della protezione civile, e presa in consegna dal parroco (don Alberto Colombo) e dalle autorità di Figino Serenza, seconda tappa della peregrinatio dell’urna di san Gerardo, dove resterà fino al 25 ottobre, prima di essere trasferita a Seveso fino al 28 ottobre.

Si chiude una settimana di grande devozione e fede. Giornate intense in cui c’è stato spazio per momenti di preghiera e di adorazione collettiva, dedicate a varie categorie (sacerdoti, ammalati, anziani, giovani), e di raccoglimento personale. Molti si sono accostati all’urna per chiedere protezione per la propria famiglia, ma anche per la pace nel mondo e in particolare per i teatri di guerra in Israele, Palestina e Ucraina.

Un miracolo di fede, profonda e sincera, testimoniato tangibilmente anche dai tanti lumini accesi (giovedì erano oltre 13mila) e dalle nove ore di confessioni ogni giorno. Una devozione trasversale, che ha accomunato anziani e ammalati, adulti, bambini e giovani, laici e consacrati giunti a Olgiate un po’ da ogni dove. Come si augurava il prevosto, don Flavio Crosta, la presenza delle spoglie di san Gerardo è diventata: «Un’occasione per vivere la nostra storia, la nostra fede e per essere testimoni oggi, cristiani in uscita; una comunità di pietre vive, innamorata del Signore Gesù e desiderosa di donarlo a tutti».

© RIPRODUZIONE RISERVATA