Cronaca / Lago e valli
Giovedì 01 Febbraio 2024
San Nazzaro incalza la Regione: «Ridateci il nostro ospedale»
Il caso L’iniziativa del vicesindaco Pozzi trova il consenso del Consiglio: «Ripristinare a Menaggio i posti letto persi e i reparti chiusi nel tempo»
«Il futuro del presidio sanitario di Menaggio dipende da scelte politiche».
Lo sostiene in maniera esplicita il vicesindaco di San Nazzaro, Roberto Pozzi, che ha chiesto al consiglio comunale di integrare una delibera a sostegno dell’ospedale “Erba – Renaldi”. «Da mesi seguo con interesse le sorti del presidio sanitario di Menaggio e a mio a mio parere è tutta una questione palesemente e puramente politica – è la sua convinzione – . Tutto verte sull’interpretazione del Decreto Ministeriale 70 del 2015, che all’articolo 9.2.2 indica la possibilità di introdurre deroghe per ospedali situati in zone disagiate come la nostra».
Ritenendo dunque possibile un ritorno dell’ospedale locale ai livelli che gli competono, il vicesindaco di San Nazzaro ha voluto coinvolgere il consiglio comunale.
Formale richiesta
«Mi permetto di chiedere che nella nostra delibera venga espressa una formale richiesta alla Regione di rivedere l’assetto dell’ospedale e provvedere al ripristino dei reparti chiusi e dei posti letto persi. Occorre incrementare il personale dell’Unità di rianimazione e riattivare le normali sedute chirurgiche, ripristinando contestualmente i reparti e i relativi posti letto, in particolare per ortopedia, chirurgia e riabilitazione».
Richiesta approvata dal consiglio all’unanimità. Gli amministratori di Cusino, San Bartolomeo, San Nazzaro, Cavargna e Val Rezzo sono stati precursori e già nei mesi scorsi avevano approvato un’apposita delibera per chiedere a Regione Lombardia una riorganizzazione del presidio ospedaliero “Erba-Renaldi”.
Erculiani firma
Ora, attraverso un documento sottoscritto dai sindaci dell’intero territorio, è stata ufficialmente formulata a Regione ed Asst la necessità di massima attenzione all’ospedale e, più in generale, di potenziamento dei servizi sanitari del territorio.
Non ha sottoscritto l’atto il sindaco di Corrido, Luigi Molina, che lo ritiene inutile dopo il ritorno della sanità locale con la realtà di Como e Varese, molto meno a misura di territorio, a suo avviso, rispetto a quella della Valtellina.
Manca anche la firma del sindaco di Porlezza, Sergio Erculiani, ma l’interessato chiarisce: «Ero assente il giorno dell’incontro della firma, ma è mia intenzione sottoscrivere il documento».
Di certo il tema del futuro dell’ospedale di Menaggio appare sempre più all’ordine del giorno e al centro di un dibattito che potrebbe arrivare fino alle imminenti elezioni comunali.
Lo sa bene anche il nuovo direttore generale dell’Asst Lariana, Luca Stucchi, che ha già avuto modo di incontrare le varie componenti che hanno a cuore le sorti dell’ “Erba-Renaldi”.
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