Sergi Roberto: «Qui per Cesc e la città. Adesso sono pronto»

Intervista Ma quando ho parlato con Fabregas ho toccato con mano quanto fosse ambizioso il progetto della società

Sergi Roberto ha rilasciato una lunga intervista all Gazzetta dello Sport in cui ha fatto il punto della situazione. L’asso spagnolo, dopo 18 anni al Barcellona, è sbarcato sul pianeta Italia, a Como per giunta, destando la curiosità di tutti gli appassionati. Passaggi interessanti, che spiegano la sua venuta a Como e che soprattutto anunciano la sua voglia di giocare: «Sono pronto».

Sulla scelta di venire a Como, Sergi ha spiegato: «Avevo molte offerte, dalla Serie A (la Fiorentina?), dall’Europa e da fuori dall’Europa. Ma quando ho parlato con Fabregas ho toccato con mano quanto fosse ambizioso il progetto della società: l’obiettivo quest’anno è restare in serie A , ma Cesc e il Club pensano più in grande. Avere Fabregas come allenatore è stato una spinta in più e poi Como è uno dei posti più belli del mondo».

Sul debutto: «Sarà un giorno indimenticabile nel nostro stadio, dopo 21 anni senza la serie A. Speriamo di poter regalare una vittoria ai nostri tifosi. Io? Dopo due settimane di lavoro sono pronto». Sul campionato: «La serie A è tosta. A Torino forse non abbiamo fatto la nostra miglior partita, ma molti dei nuovi erano appena arrivati e non erano pronti. A Cagliari e a Udine si è visto un miglioramento e credo che avremmo meritato di vincere. E’ solo questione di tempo, lavoriamo sul campo per conoscerci e sono sicuro che sarà un’ottima stagione».

Sulla rosa. «Non è un problema se ci sono giocatori non abituati a lottare per la salvezza. E’ gente che è stata abituata a lottare per i titoli . Deve solo dare esperienza ai compagni e giocare come sa. Sono sicuro che resteremo in A».

Su Fabregas: «Da giocatore mi colpiva la sua capacità di fare assist, di inserirsi in area partendo dal centrocampo. Da allenatore è molto esigente, vuole avere possesso palla, dominare la partita come faceva da giocatore. E’ un onore averlo come allenatore, è stato uno dei migliori giocatori al mondo, sono entusiasta di cominciare questa avventura accanto a lui che a sua volta sta iniziando una nuova carriera. Ci aiuteremo l’un l’altro su molti aspetti». Sulla sua posizione in campo: «Ho giocato in molti ruoli, ma quello in cui mi sono divertito di più è il centrocampo». Infine, una curiosità: pur citando Fabregas come modello, ispirazione e come uno dei giocatori più forti che ha visto giocare, nell’intervista non lo ha inserito nella top ten del Barcellona

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