Cronaca / Como città
Venerdì 09 Dicembre 2022
Servizi, il Comune si affida ai privati e cede all’Aler la gestione delle case: «Oltre 800 immobili gestiti in maniera dilettantesca»
Palazzo CernezziDalla riscossione Tari alle buste paga agli appartamenti: tutto esternalizzato. Il sindaco: «Chi mi ha preceduto si dovrebbe vergognare. Ora si cambia»
Il Comune preme l’acceleratore sull’esternalizzazione di una serie di servizi e, tra un circa un anno, la gestione delle case comunali verrà trasferita all’Aler. L’obiettivo dell’amministrazione Rapinese, esplicitato in giunta durante l’approvazione del bilancio (che, dopo il parere dei revisori dei conti approderà in consiglio comunale) è quello, progressivamente di affidare all’esterno la riscossione della tassa rifiuti, ma anche la predisposizione delle buste paghe e, già nei mesi scorsi, si era parlato di alcuni asili nido e, per quanto riguarda le scuole, della creazione di un maxi punto unico di cottura in città affidato ai privati.
Appartamenti comunali a pezzi
Uno dei temi di cui si discute da anni è la condizione delle case comunali, poco meno di 800 appartamenti caratterizzati da problemi di manutenzione, oltre che di gestione e morosità. L’intenzione della giunta è quella di procedere con un maxi censimento con foto, schede catastali e certificazioni per poi trasferire successivamente la gestione all’Aler.
«Quando sono diventato assessore al Patrimonio (ha tenuto per sé la delega giudicando strategico il settore, ndr) - spiega il sindaco Alessandro Rapinese - non eravamo all’anno zero, ma alla preistoria. La situazione dell’edilizia residenziale pubblica è sotto gli occhi di tutti ed il motivo è che, semplicemente, abbiamo oltre 800 immobili gestiti in una maniera dilettantesca. Abbiamo iniziato investimenti seri per migliorare la qualità di vita dei nostri condomini, ma la verità è che l’azione più necessaria è un serio censimento di tutto il patrimonio. Operazione già avviata tramite l’individuazione di un software che nell’arco temporale di un anno ci metterà nella condizione di poter essere tempestivi ed efficaci».
Poi conferma la strategia futura non risparmiando stoccate, come del resto aveva già fatto in campagna elettorale e negli anni passati all’opposizione. «Completato il censimento - dice - si esternalizzerà il servizio dotando il partner esterno di tutte le risorse economiche necessarie alla “civilizzazione” delle residenze di proprietà comunale entro un decennio. Chi mi ha preceduto dovrebbe vergognarsi. Non avevano competenza e coraggio».
«Conta la qualità offerta»
La linea dell’esternalizzazione è quella che verrà seguita nel corso dei prossimi anni: «Il mercato - aggiunge il primo cittadino - propone servizi di alta qualità a prezzi sensibilmente inferiori ai costi che oggi sopportano i cittadini. Ho sempre detto che non importa chi eroga il servizio, ma che sia di altissima qualità. Questo è quello che vogliono i comaschi. Stiamo cercando di trasformare un Comune “impallato” in un dinamico e moderno centro servizi ». Prevedibili le critiche, tra l’altro già mosse nei mesi scorsi, dai sindacati. «I sindacati - mette le mani avanti Rapinese - non si preoccupino. Ci muoveremo esattamente come la nostra Costituzione consente e come migliaia di altri Comuni hanno già fatto, nel rispetto di tutti i lavoratori.
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