Si sdraia davanti al bus e poi minaccia di buttarsi dalla scala esterna: un paziente crea il caos in ospedale
ErbaPoco dopo l’arrivo, la fuga dell’uomo di 45 anni. Un’ora prima si era sdraiato lungo la strada a Cantù bloccando la corsa di un pullman in via Manzoni
È rimasto per due ore attaccato a un pilone della scala esterna del pronto soccorso, minacciando di buttarsi, poi si è consegnato ai medici che lo hanno visitato e rilasciato.
Prima di arrivare a Erba si era sdraiato davanti a un pullman in via Manzoni a Cantù, paralizzando il traffico.
Quella di lunedì è stata una giornata molto impegnativa per le forze dell’ordine e i soccorritori dei due Comuni, impegnati a gestire le bizze di un uomo di 45 anni di origine marocchina.
Intervento della polizia locale
La storia erbese inizia alle 13.50, quando al pronto soccorso del Fatebenefratelli arriva un’ambulanza della Croce Verde di Fino Mornasco con a bordo un uomo di 45 anni.
Il mezzo arriva da Cantù ed è un codice verde. Di lì a poco, il paziente è scappato sulla scala esterna della struttura e si è attaccato a un pilone minacciando di buttarsi se qualcuno si fosse avvicinato.
«È arrivato in un momento particolarmente critico per la nostra struttura - racconta il direttore sanitario Pierpaolo Maggioni - perché i medici e il personale del pronto soccorso stavano già gestendo venti persone, alcune con problemi complessi. Certo il fuoriprogramma non ha aiutato».
All’ospedale sono arrivati gli agenti della polizia locale di Erba, che hanno dovuto gestire il paziente per oltre due ore: l’uomo non si lasciava avvicinare né dai vigili né dagli infermieri.
Si è valutata anche l’ipotesi del trattamento sanitario obbligatorio, ma tutto si è “risolto” con una visita tradizionale: a quanto risulta, gli esami avrebbero accertato che l’uomo era sotto gli effetti di stupefacenti. In serata è stato lasciato andare.
Mentre erano impegnati a gestire la situazione, gli agenti della polizia locale - leggendo un articolo pubblicato online da La Provincia - si sono resi conto che si trattava della stessa persona che all’ora di pranzo aveva creato scompiglio a Cantù, in via Manzoni, dove è stato poi soccorsa dall’ambulanza della Croce Verde di Fino Mornasco.
Il finto investimento
Intorno alle 13, dopo aver provato un paio di attraversamenti sospetti, l’uomo si è reso protagonista di una sceneggiata in piena regola: ha finto di essere stato investito da un autobus della linea C50 Cantù-Como ed è rimasto sdraiato a terra, con la testa sotto il pullman, per un’ora.
Inevitabile la paralisi del traffico (in via Manzoni è stato disposto il traffico alternato sul tratto interessato dal presunto investimento) e l’intervento degli uomini della polizia locale canturina, che si è messa subito al lavoro con il personale di Asf per chiarire l’accaduto. Di lì a poco gli agenti hanno dedotto che non c’era stato alcun contatto fra il bus e l’uomo.
Con il senno del poi, quanto accaduto all’ospedale di Erba conferma la tesi di una sceneggiata dettata probabilmente dallo stato psicologico alterato del soggetto, del resto anche nel pomeriggio si è lanciato in accuse contro tutto e tutti.
La folle giornata si è conclusa solo in serata, con le dimissioni dall’ospedale. Tra Erba e Cantù, ha tenuto occupate per ore forze dell’ordine e soccorritori.
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