
Il Museo Astronomico di Roma non esiste più: è stato smantellato in vista della ristrutturazione del Museo della Civiltà Romana , all'interno del quale era ospitato e ora è in attesa di una nuova destinazione . Resta in attività il Planetario , che occupa gli spazi adiacenti al Museo e il cui destino è comunque incerto . Lo rende noto all'ANSA il gruppo 'Amici del Planetario, nato nel 2014 in seguito alla lunga chiusura per i lavori di riqualificazione.
" Oltre la metà dei reperti del Museo Astronomico sono stati trasferiti all' osservatorio di Roma dell'Istituto Nazionale di Astrofisica, a Monte Porzio Catone . Quanto è rimasto è ancora al Museo, ma dovrà essere spostato ", osserva Alfredo Aloe, del gruppo 'Riapriamo il Planetario di Roma'.
La decisione di liberare gli spazi occupati dal Museo Astronomico è stata presa alla luce dei lavori di ristrutturazione del Museo della Civiltà Romana, finanziati con 20 milioni di euro nell'ambito del Pnrr . "Si sperava in una piccola percentuale per riorganizzare il museo astronomico", hanno osservato gli esponenti del gruppo 'Amici del Planetario.
In questa situazione non è stata presa alcuna decisione relativa a una sede alternativa del Museo Astronomico . In un primo momento era stata considerata l'idea di un trasferimento nel complesso di via Guido Reni, indicato come possibile sede di un Museo della scienza a Roma, ma " non sono state riscontrate una pianificazione chiara e delle tempistiche definite ", come si legge nel verbale della riunione congiunta della Commissione Scuole e Cultura e della Commissione speciale Decentramento del IX Municipio.
" Sarebbe stato più opportuno - si legge ancora nel documento - trovare una nuova sede per il Museo Astronomico prima di procedere con il trasferimento " dei materiali .
Tuttavia la Direzione Musei Civici della Soprintendenza capitolina rileva che " l'edificio è dedicato alla Civiltà Romana e che il Museo Astronomico non era parte del progetto originale, rientrando nel progetto del Polo museale della Scienza". Per questo è stato deciso il trasferimento dei materiali ed è necessario sgombrare il locale per procedere con gli interventi previsti. Il trasferimento dei materiali, osserva la Direzione Musei Civici, "è in comodato d'uso" ed è "necessario per preservare oggetti di valore".
Al momento " non c'è alcuna intenzione di chiudere il Planetario ", si legge ancora nel documento, ma il timore è che questa struttura debba trovarsi nuovamente ad affrontare un periodo difficile come quello iniziato nel 2014 quando la sede del Planetario presso il Museo della Civiltà Romana era stata chiusa e trasferita in sedi provvisorie per ben otto anni .
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