Sms dalla banca, ma sono solo truffatori: in pochi minuti spariscono 20mila euro

Allarme Almeno quattro le persone vittime del raggito a Tremezzina, Dongo e Gravedona. Veniva chiesto di “posteggiare” i risparmi su un altro conto con la scusa di un attacco hacker

C’è grande attenzione e preoccupazione, in tutto il territorio della Compagnia di Menaggio dei carabinieri, per una serie di raggiri che sono stati registrati ieri mattina quasi in simultanea e con modalità sovrapponibili.

Quattro cittadini, dopo aver ricevuto un messaggio sms da quella che credevano essere la loro banca, hanno commesso l’errore di rispondere al link che veniva indicato finendo poi con l’essere alleggeriti di cifre anche importanti, 10 mila euro nel primo caso (che si è verificato a Tremezzina), 5 mila euro in un secondo episodio (a Dongo), 3 mila e 1.500 euro negli ultimi due casi entrambi a Gravedona.

Tutto in poche ore

E tutto, come detto, in una incredibile escalation di segnalazioni iniziata alla mattina e proseguita per il resto della giornata. Motivo per cui i carabinieri hanno invitato la cittadinanza a prestare grande attenzione a questa situazione per evitare di cadere in altri raggiri simili.

Le vittime questa volta non sono anziani, ma hanno tra i 40 e i 60 anni e hanno anche una ottima preparazione, motivo che lascia intendere una particolare bravura nei malviventi nel riuscire a circuire l’interlocutore, fatto che rende il tutto ancora più pericoloso.

La telefonata

I quattro truffati di ieri avevano in precedenza ricevuto un sms sul proprio telefono cellulare, messaggio che all’apparenza era stato inviato dal proprio istituto di credito (una vittima ha anche indicato che era finito in coda ad altri messaggi arrivati nei giorni scorsi proprio dalla banca) e che indicava il tentativo compiuto da mani ignote di fare accesso sul conto corrente attraverso la home banking. Una sorta di hackeraggio, insomma, che poteva essere evitato solo cliccando su un link apposito all’apparenza non sospetto.

Pochi attimi dopo, le vittime hanno ricevuto una telefonata da un finto funzionario di banca, che ha consigliato loro – nel proseguimento della truffa – di trasferire momentaneamente i soldi su un conto a parte, creato appositamente, con tanto di Iban e tramite un bonifico istantaneo irrevocabile. Così le vittime hanno poi fatto.

Solo che l’Iban non era del loro conto in cui traghettare i soldi in attesa di tempi migliori, bensì quello della carta ricaricabile poste pay dei truffatori. Soldi che in un attimo sono poi stati prelevati scomparendo nel nulla.

I 10 mila euro, ad esempio, pochi minuti dopo essere stati girati su questo fantomatico conto alternativo, erano già stati prelevati da uno sportello postale di Napoli.

Al momento di andare in stampa le segnalazioni giunte nelle mani dei carabinieri della compagnia di Menaggio sono quattro. La speranza è che ci si possa fermare qui e che altri cittadini non cadano in queste ore nella stessa trappola, proprio alla luce della serialità delle truffe. L’invito per tutti, ovviamente, è di prestare la massima attenzione anche perché le banche non utilizzano queste modalità per segnalare ai propri clienti eventuali problematiche sui conti correnti.

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