Speranza Santoro: «Cantù, ora ritrova la giusta mentalità»

Basket A2 Alla fine dell’andata è tempo di bilanci: «Delle tre sconfitte, a Vigevano è stata la più negativa»

«Delle tre sconfitte, quella di Vigevano è certamente la più negativa, in cui sono emersi anche demeriti nostri». Sull’argomento parla anche la società, nel bilancio di fine andata, e lo fa per bocca del gm Sandro Santoro, in un’analisi complessiva di quanto fatto finora e con uno sguardo rivolto al futuro: «Abbiamo trascorso questo girone di andata convivendo innumerevoli problemi. E abbiamo avuto nelle tre sconfitte motivazioni diverse».

Treviglio e Agrigento

A partire dalla prima, in casa contro Treviglio: «C’erano degli infortuni da gestire e un passaggio di consegne tecniche da assorbire. Ad Agrigento siamo andati in sei, facendo leva su rotazioni ampie coinvolgendo i due giovani».

Si arriva quindi velocemente al ko di Vigevano: «È la più negativa. Finora abbiamo gestito, molto meglio di quanto si potesse pensare, un’andata più complicata del previsto. Obiettivamente la partita di Vigevano evidenzia, al di là dei meriti dei vincitori, anche dei demeriti nostri. Ci siamo abituati a fare di necessità virtù. La partita negativa è arrivata nel momento in cui ce lo aspettavamo meno, rispetto ad altre occasioni in cui squadra è andata oltre i tanti ostacoli che aveva davanti a sé».

Perché è successo? «Come dice anche coach Cagnardi, abbiamo giocato “al gatto con il topo”. La convinzione che, in un modo o nell’altro, la squadra riesca a risollevarsi con i propri mezzi, è molto pericolosa. Il messaggio quindi è che non dobbiamo “attendere”, ma “fare”».

Santoro confida che il messaggio sia stato compreso: «È un campionato difficile, ovunque devi imporre il tuo ritmo e non attendere il momento buono per cambiare la partita. Aggiungiamoci che, contro Cantù, tutte le squadre trovano motivazioni extra per fare bella figura. In generale, poi, giocarsi una partita i 99 punti non è mai consigliabile…».

La ricetta? «Riprendere quello standard che abbiamo dimostrato di possedere tante volte. Abbiamo un quoziente canestri tra i migliori di tutta la A2, lo scarto maturato a Vigevano è in controtendenza rispetto a quanto fatto finora. Dobbiamo riprendere quella mentalità che ha contraddistinto la squadra: ci deve essere consapevolezza del potenziale, che deve essere espresso sempre e costantemente».

Domenica arriva un’avversaria scomoda come la Juvi Cremona. E i problemi potrebbero non essere finiti, anzi: «Cesana non l’abbiamo mai avuto ma sta recuperando, magari per l’infrasettimanale a Treviglio, Baldi Rossi non lo avremo ancora per un po’. Per domenica c’è Moraschini in forte dubbio: ha avuto un’influenza forte, cercheremo di rimetterlo in piedi, ma al momento è fuori dai giochi».

Nuova emergenza

Quindi, per Cantù è nuova “emergenza”. E c’è la necessità di riprendere a far punti: «A fine andata, posso dire che in realtà ci manca una sola vittoria. Ma manca tanto alla fase più importante, un ritorno e tutta la fase a orologio. Certamente l’obiettivo a breve è tornare secondi: c’è una Final Four di Coppa Italia da conquistare, ma siamo convinti che nelle prossime undici partite ripareremo anche questa situazione. Poi, in generale, dico che i nostri problemi li abbiamo avuti: sempre meglio averli ora e non dopo. Ma, anche convivendo con i problemi, possiamo e dobbiamo competere».

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