Stalking, minacce, rapina ed estorsione: arrestato per maltrattamenti alla ex

Asso Presentate dalla presunta vittima quattro denunce in pochi giorni, nel mirino sarebbero finiti anche i suoi parenti. L’ex compagno è stato portato al Bassone

In pochi giorni ha presentato ben quattro denunce querele contro l’ex compagno da cui si era allontanata ma che le stava rendendo la vita impossibile. Denunce datate 3 aprile, con integrazione del giorno dopo, poi ancora del 12 e del 14 aprile. Una escalation che ha preoccupato i carabinieri della stazione di Asso e la procura di Como che alla fine hanno chiesto e ottenuto dal giudice delle indagini preliminari la custodia cautelare in carcere. Al Bassone è così finito un quarantenne del Triangolo Lariano che ora sarà chiamato a rispondere ad accuse gravi, non solo a quella di stalking ma anche a quelle di rapina, tentata estorsione e di minacce.

Tutto nasce da una prima denuncia querela di solo pochi giorni fa, il 3 aprile. La vittima, che era stata compagna dell’arrestato dal 2018, aveva interrotto la relazione nel novembre 2022 dopo che dal 2020 era andata a convivere. Tra i due c’era stato un tentativo di riavvicinamento, in occasione del Capodanno 2023, ma la storia era poi definitivamente finita. Un epilogo non gradito dall’uomo che proprio da gennaio, stando al racconto della presunta vittima, aveva iniziato a renderle la vita impossibile con ingiurie e minacce, messaggi di giorno ma anche di notte («ti farò del male anche a chi ti sta vicino, così sentirai il doppio»), che avevano portato a bloccare il numero di telefono.

Nel mirino erano finiti anche i parenti della ex convivente. L’escalation si è però avuta ad aprile. In un primo caso l’indagato si sarebbe presentato fuori dal posto di lavoro della ex impedendole di salire in macchina e di allontanarsi e intimandole di non chiamare le forze dell’ordine, il 12 aprile il quarantenne avrebbe chiesto – stando sempre al racconto della vittima – 10 mila euro per pregresse pendenze forse legate alla convivenza, infine il 14 aprile avrebbe avvicinato la ex che era al bar con una amica sottraendole il telefono cellulare (ed allontanandosi, da qui l’accusa di rapina) per controllare eventuali relazioni con altre persone. Insomma, tutta questa serie di segnalazioni – che come detto avevano toccato anche i parenti, con frasi palesi («di vengo a cercare quando fa buio», avrebbe detto al compagno della madre) – sono poi confluite nel fascicolo di indagine della procura che si è chiuso con la richiesta di arresto avanzata al gip. L’uomo dal pomeriggio di giovedì è al Bassone in attesa di spiegare al giudice firmatario della misura cautelare la propria versione dei fatti.

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