Cronaca / Lago e valli
Sabato 07 Dicembre 2024
Stretta sui medici a gettone, a rischio il Pronto soccorso di Menaggio
Sanità Il governo vuole mettere un freno all’utilizzo delle cooperative. Professionisti a chiamata «solo in caso di emergenza, in un’unica occasione»
Nuova stretta ai gettonisti, sempre più in dubbio il Pronto soccorso di Menaggio.
Dopo lo stop tentato, e mai del tutto attuato, imposto dalla Regione anche lo Stato intende porre un freno al ricorso alle cooperative e alle società esterne che forniscono a caro prezzo agli ospedali pubblici medici e infermieri. Con le linee guida pubblicate in Gazzetta ufficiale i medici a gettone possono essere utilizzati nei «solo in caso di necessità e urgenza, in un’unica occasione (per un massimo di dodici mesi) verificata l’impossibilità di utilizzare personale dipendente o in convenzione».
Le regole
Decade la possibilità di prorogare oltre i dodici mesi, è previsto un tetto massimo di 48 ore settimanali con la garanzia di riposi tra turni e notti. Sono stati fissati anche dei limiti economici orari: dagli 85 euro per il Pronto soccorso e la rianimazione fino ai 75 euro per gli altri servizi medici. Per gli infermieri la tariffa varia dal 28 euro per il Pronto soccorso a 25 euro per altri reparti. Questa decisione è stata presa, si legge nel documento, «al fine di favorire l’economicità dei contratti e la trasparenza delle condizioni di acquisto e di garantire l’equità retributiva a parità di prestazioni lavorative».
Sì, perché un gettonista a turno può guadagnare anche più di mille euro. Per un servizio che al Pronto soccorso di Menaggio è costato quasi 650mila euro lo scorso anno. Il ricorso ai medici a gettone all’Erba Rinaldi ha sì un carattere d’urgenza, l’ospedale da tempo non riesce a reclutare personale. Però si tratta di una misura non più straordinaria, bensì continuativa, già prorogata, la cooperativa esterna Gap Med copre tutte le notti. In un reparto che internamente ha un solo medico in servizio, la primaria e alle spalle non ha più la rianimazione e ha una chirurgia e un’ortopedia ridotta all’osso. L’ultima delibera che prorogava il contratto a GapMed all’ospedale di Menaggio risale a marzo 2023 ed era valida per dodici mesi.
Il futuro
Dunque dalla primavera senza gettonisti i pochi medici rimasti in forze all’ospedale si domandano se questa volta davvero il Pronto soccorso dovrà chiudere battenti. È vero che ormai buona parte delle vere urgenze, i codici più gravi rossi e arancioni, vengono dirottati altrove, verso Gravedona, verso il Sant’Anna. Anche per una questione di sicurezza a Menaggio vengono trattati solo i pazienti più lievi.
Il nodo del personale per la sanità locale, specialmente nelle aree più periferiche, resta il grande scoglio di questo momento storico. Sempre lungo le rive del lago l’Asst Lariana ha deciso di affidare all’esterno la gestione delle case di comunità ormai pronte in Cento Valle e a Porlezza. Il bando è già stato pubblicato ed enti e società interessate, capaci di garantire un servizio messo nero su bianco punto per punto, possono farsi avanti entro il 20 dicembre.
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