Cronaca / Como città
Giovedì 11 Luglio 2024
Su La Provincia con la trisnonna. Il regalo? Quella pagina del 1987
La storia In una copia del giornale di 37 anni fa, Luana figura con la trisavola Adele: «Un cimelio che conserverò»
In una pagina de La Provincia del novembre 1987, Luana Fiore compare in una fotografia, immortalata tra le braccia della trisnonna, Adele Gatti vedova Malacrida (nel testo della foto-notizia la trisavola era definita «assidua lettrice del nostro giornale») che all’epoca in cui l’immagine è stata scattata aveva 88 anni. Allora la fotografia era arrivata sulle pagine del giornale proprio per la rarità dell’incontro tra trisnonna e nipote e oggi vi fa ritorno perché Luana ha ricevuto quella pagina in dono dalla nonna materna, Lorenza Malacrida.
«Stava scartabellando tra vecchi documenti e ricordi, perché è da poco venuto a mancare suo marito, mio nonno cui ero legatissima. Nel fare ordine mia nonna ha trovato questa pagina di giornale e ha pensato di regalarmela, la conserverò come un cimelio». Una pagina che ha oggi 37 anni, proprio come quelli che compirà Luana in autunno. Quell’immagine in bianco e nero conserva l’intera storia di una famiglia, dove l’affetto è stato tramandato con cura, di generazione in generazione. «Della trisnonna ho un ricordo anche se un po’ sbiadito come questa fotografia - racconta infatti Luana, che oggi vive in via Rienza, proprio dove viveva allora la Adele - Ricordo che mia nonna Lorenza mi portava da lei. Andavamo a trovarla in casa di riposo, all’Istituto Giuseppine, che ancora esiste, vicino alla stazione. Ricordo la lunga camminata e poi le storie del lago di Como, che la mia trisnonna amava raccontarmi prima di farmi comprare una bella coppa del Nonno. Quel gelato, quando mi capita di assaggiarlo oggi, mi fa pensare a lei e a quei pomeriggi in cui andavo a farle visita con nonna Lorenza».
Nel descrivere la foto pubblicata sul giornale nell’87 poi Luana rievoca qualche ricordo di questa antenata che non solo l’ha vista nascere, ma per quattro anni è riuscita a vederla crescere: «Aveva 98 anni quando se ne è andata e io ne avevo solo quattro. Mia nonna, consegnandomi questa pagina di giornale, mi ha raccontato che la trisnonna faceva l’uncinetto e le piaceva molto curare il giardino. La sua specialità era il minestrone, che cucinava tutte le sere. Averla conosciuta è una rarità di cui sono orgogliosa. In quella foto io sono proprio piccola, sembro una pagnotta, la conserverò con cura perché simboleggia quei valori famigliari con cui sono cresciuta».
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