Telecamere leggi targa. Il via è più vicino

Viabilità Si tratta di 96 apparecchi collocati sulle 40 principali strade. Multe (ad esempio per la Rc scaduta) solo in presenza di una pattuglia

Solo dai controlli a campione effettuati dalla Polizia locale (inclusi quelli a seguito di incidenti stradali) nell’ultimo anno, dal luglio 2023 all’agosto 2024, sono stati 259 i mezzi senza assicurazione scoperti in città. Una pratica che, con l’accensione delle telecamere leggi targa, verrà combattuta in modo più massiccio.

La rete

I 96 apparecchi posizionati lungo le principali 40 strade di accesso e uscita alla città sono pronti e negli ultimi giorni, sotto a ciascuno dei pali dove sono fissati, sono stati collocati i cartelli con tutte le informazioni relative a privacy e trattamento dei dati. Viene specificato che il titolare è il Comune di Como e ancora che vengono utilizzati per «controllo della mobilità e del traffico veicolare nell’ambito della tutela della sicurezza urbana e per attività di prevenzione e accertamento di reati». Ma cosa manca per l’entrata in funzione? L’ok al protocollo tra il Comune e la Questura da parte del ministero per l’utilizzo della banca dati nazionale di Napoli. Il testo è stato inviato a Roma e non appena tornerà a Como verrà firmato dai due Enti e, a quel punto, potranno essere accese tutte le telecamere. Si era ipotizzato il mese di ottobre, probabilmente si andrà tra la fine del mese e l’inizio di novembre, ma ovviamente tutto dipenderà da eventuali richieste di modifiche o prescrizioni che arriveranno dal ministero.

All’apparenza, quelle che si vedono installate sono telecamere comuni dalla forma rettangolari, in realtà dietro c’è un sistema che, attraverso la lettura della targa, è in grado di rilevare irregolarità come auto rubate o sotto sequestro o, ancora, inserite nella black list delle forze dell’ordine oltre a veicoli circolanti senza copertura assicurativa e con la revisione non effettuata o scaduta. Inoltre possono essere riconosciuti i veicoli intestati a “prestanome” e utilizzati in particolari reati. Gli apparecchi sono collegati in wi fi alla banca dati nazionale e, in meno di un secondo dal passaggio sotto la telecamera, arriva un alert alla Polizia locale, che può a quel punto intervenire. Le multe per i trasgressori non vengono infatti emesse in automatico, ma ci sono due possibilità: la prima è che la pattuglia si fermi poco dopo le telecamere andando a fare controlli “a colpo sicuro” basati quindi sugli alert che riceve dal sistema video mentre la seconda è l’arrivo della pattuglia più vicina dopo l’alert, andando quindi a fermare successivamente il veicolo per un controllo. Ovviamente nel caso di mezzi rubati o ricercati gli avvisi vanno in automatico a tutte le pattuglie delle forze dell’ordine in zona.

Per vedere le telecamere basta alzare lo sguardo sulle principali vie di entrata e uscita dal capoluogo in entrambe le direzioni: da Villa Olmo alla Bellinzona, dalla rotonda che porta a Sagnino a via Giussani, da via Paoli alla Canturina e ancora verso Casnate, a Sant’Agostino verso via Torno e verso Montano Lucino fino ad arrivare a Lora, all’Oltrecolle e ancora al confine con Lipomo e a quelli con Grandate, Maslianico e San Fermo. Le direzioni in cui vengono rilevati i veicoli sono 80.

L’investimento

Ormai sono numerosi i Comuni del Comasco ad avere adottato il sistema leggi targa e questo significa un monitoraggio capillare del territorio a cui si aggiunge ora, in modo massiccio, il capoluogo. Palazzo Cernezzi ha investito circa un milione di euro nel progetto (è compresa anche la manutenzione successiva per 36 mesi) e l’idea risale all’amministrazione Landriscina ed è stata poi portata avanti, con le gare, le procedure di assegnazione e i lavori da quella attuale guidata da Rapinese. Quest’ultimo ha deciso di puntare molto sulla tecnologia ed è ora al vaglio degli uffici una proposta di partenariato pubblico/privato (CoMo.bilità) che riguarda non solo il controllo della velocità con gli autovelox, ma anche le rilevazioni di chi passa abusivamente sulle corsie preferenziali oltre a un nuovo sistema complessivo sull’accessibilità al centro storico (varchi, telecamere, controlli di entrata e uscita, eccetera).

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